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da Puglia Social News

Più informazioni e più diritti per gli immigrati

Secondo il dossier statistico 2007 Caritas fra le donne e gli uomini di Puglia vi sono almeno 51.242 cittadini immigrati
residenti. Si tratta di persone e di nuclei familiari che nella gran parte dei casi hanno scelto di vivere in Puglia e di
lavorare in Puglia, Regione che è dunque sempre meno una retta di passaggio. La popolazione immigrata si rivolge
sempre più spesso e continuativamente alla rete dei servizi sociali e sociosanitari, ma non trova servizi capaci di andare
incontro alle specifiche esigenze di cui è portatrice, sul piano della comprensione culturale e non solo linguistica. È in
questo contesto che si inserisce il progetto P.A.S.S.I.-Interreg/Cards per la realizzazione di servizi di mediazione
culturale di supporto all’attuazione delle politiche di inclusione sociale, per garantire l’accesso alla rete di servizi di
welfare da parte dei cittadini stranieri presenti sul territorio regionale. “Passi” sta per Promozione dell’Accesso ai Servizi
Sociosanitari per i cittadini Immigrati. Un progetto realizzato, tra gli altri dall’Istituto di culture mediterranee.
Si tratta di un’azione diretta alla sperimentazione di servizi di mediazione culturale, che, grazie al progetto, verranno
istituiti presso gli sportelli unici per l’immigrazione delle Prefetture di Bari, Brindisi e Lecce e presso i servizi di
accoglienza ed orientamento della domanda (welfare di accesso) previsti dai piani sociali di zona negli ambiti delle tre
province pugliesi, in relazione ai bisogni manifestati dai cittadini stranieri in ciascun ambito territoriale.
Già dai giorni scorsi e fino all’ottobre 2008, un mediatore culturale verrà messo a disposizione di ciascuno dei tre
sportelli unici per l’immigrazione delle Prefetture di Bari, Brindisi e Lecce, nonché dei ventinove piani sociali di zona negli
ambiti territoriali delle province di Bari, Brindisi e Lecce.
I mediatori, appositamente formati, hanno il compito di sperimentare un impiego diretto del mediatore culturale nei punti
di front-office dei comuni e delle Asl, più direttamente a contatto con la popolazione immigrata (sportello per
l’integrazione degli immigrati, segretariato sociale, servizio sociale professionale, Porta Unica di Accesso, uffici di primo
contatto con l’utenza nei distretti sociosanitari, poliambulatori specialistici, consultori materno-infantili, ecc….), ma anche
nel back office delle stesse istituzioni per accompagnare i funzionari competenti nella progettazione e nello sviluppo di
nuove tipologie di interventi in favore della piena accoglienza e integrazione delle persone immigrate e dei rispettivi
nuclei familiari, anche nella prospettiva della nuova programmazione sociale di zona.
Il progetto prevede una fase costante di monitoraggio per la verifica dell’efficacia delle azioni messe in campo e una fase
di valutazione finale. Le attività di valutazione finale saeranno svolte in piccoli eventi locali che confluiranno in una
iniziativa pubblica all’interno della quale saranno presentati e diffusi i risultati raggiunti. In quella sede saranno riportate
le problematiche emerse e le soluzioni sperimentate, grazie alla cooperazione tra la rete dei mediatori culturali del
progetto P.A.S.S.I. – Interreg/Cards – e gli attori chiave dei sistemi locali (istituzionali e sociali) impegnati nel progetto.
PASSI è un progetto realizzato con Upter, Università popolare di Roma; Sinnos, soc. coop. sociale Onlus; Finis Terrae, Association for International Solidarity and Cultural Exchanges; Istituto di Culture Mediterranee; Acho, Albanian Community Health Organization.