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da Il Mattino di Padova del 14 giugno 2008

Centro per irregolari a Montagnana Goisis e Gastaldo non lo vogliono

Nessun problema su un eventuale Cpt a Padova, molti invece se collocato nella Bassa Padovana. A dichiararlo, l’altra sera, nel corso del dibattito indetto dal sindacato di polizia Coisp in sala Fumanelli ad Este, la parlamentare leghista Paola Goisis e l’assessore provinciale dell’Udc Gino Gastaldo ospiti, assieme a Giulio Civardi segretario provinciale dell’Italia dei Valori e a Alessandro Marchetto del Coisp, di un dibattito sul tema «Legalità e sicurezza». «Non vedo bene un Cpt nella Bassa – ha detto – Già sono sorte due discariche, ora vogliono metterci anche questo? Proprio no». Di analogo tenore l’intervento di Gastaldo. «Sono contrario – dice – Ci sono tante caserme chiuse a Padova. Che vadano là». L’onorevole Filippo Ascierto di An indicava proprio nella Bassa un sito idoneo ad ospitare un Cpt, molto probabilmente in una ex caserma di Montagnana.

L’esponente del sindacato di Polizia ai politici presenti all’incontro ha chiesto la certezza della pena. «Facciamo sette ore di notte. Magari prendiamo qualcuno alle 5. Dopo un’ora mentre io scrivo della cattura lui esce. Molte volte come polizia ci si chiede per chi o che cosa stiamo lavorando». Cos’è la certezza della pena? «Quando i vigili fanno delle multe, quella è la certezza della pena. Noi chiediamo che anche per chi delinque ci sia la certezza che verrà punito. Solo così si possono ripristinare legalità e sicurezza». In quanto ai reati nella Bassa qualche numero. Tra i soggetti più esposti i commercianti. Nei primi sei mesi del 2007 tra Padova e Provincia (dati Confesercenti) sono stati colpiti ogni giorno tre attività economiche, un barista ogni 8 ha subito un furto. (Beatrice Andreose)