Gradisca. A metà marzo, quando c’era stato il passaggio di gestione del Cpta di via Udine dalla cooperativa Minerva al consorzio Connecting People, gli operatori del centro gradiscano avevano definito quello proposto loro dal nuovo ente un «contratto capestro» e alcuni avevano deciso di non firmarlo.
Ieri anche il Comitato paritetico regionale per la cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia è intervenuto, stigmatizzando alcuni punti del contratto e chiedendo al consorzio siciliano tutta una serie di chiarimenti. In una nota viene segnalato infatti che i contratti non sono in regola con il Contratto collettivo nazionale del lavoro di categoria.
In particolare, Ageci e Legacoopsociali hanno rilevato cinque punti non conformi al contratto. «Il periodo di prova della persona – si legge – è sottoposto a una valutazione di gradimento da parte della Stazione appaltante (Prefettura, ndr), il che configura la fattispecie di intermediazione di manodopera». Inoltre, «il contratto collettivo individuato non è chiaramente identificabile, infatti più volte si fa riferimento a un non ben determinato contratto ”Solidarietà sociale cooperativo”, mentre altrove si parla del contratto ”Cooperative del settore socio sanitario assistenziale educativo”». E ancora: «gli articoli 2 e 3 del contratto fanno riferimento a una flessibilità della prestazione lavorativa incompatibile con il rapporto di lavoro». Non ultimo, l’articolo 4 «prevede arbitrariamente obblighi di prestazione non retribuiti» e infine l’articolo 5 (il più discusso dai lavoratori) «prevede che la corresponsione della retribuzione non avvenga con le scadenze contrattuali, ma dopo il pagamento da parte della stazione appaltante», cioè della Prefettura.
Ora si attende la risposta di Connecting People.
(s.b.)
da Il Piccolo di Trieste del 19 giugno 2008
La cooperazione sociale contesta il contratto di lavoro al Cpta di Gradisca
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