Il governo di Bucarest è “preoccupato per la sicurezza della comunità romena in Italia” e fa notare che “generalizzare su un’intera comunità” sarebbe “ingiusto e brutale”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri romeno Cristian Diaconescu, incontrando la stampa con il collega Franco Frattini alla Farnesina. “Anche in Romania abbiamo bisogno di un segnale chiaro – ha dichiarato Diaconescu facendo riferimento alla percezione che in Italia si ha della comunità romena – stigmatizzare una comunità non fa parte del processo di collaborazione. Stiamo parlando di cittadini europei con identici diritti e doveri. Allora potrei chiedere io – ha proseguito il capo della diplomazia romena – quale è la risposta del governo italiano ai crimini commessi nei confronti di romeni in Italia”. Frattini, dal canto suo, ha sostenuto che bisogna raggiungere lo stesso grado di collaborazione che esiste tra i governi di Roma e Bucarest, e quella “impeccabile” che esiste a livello economico anche sul tema della sicurezza per dare “un messaggio chiaro alla pubblica opinione, come hanno fatto i vescovi romeni che hanno condannato duramente gli atti di violenza commessi da romeni in Italia”. Secondo il capo della diplomazia italiana serve, insomma, uno “sforzo di comunicazione” per “non dubitare sull’integrità e la lealtà di un intero popolo”. C’è differenza fra un milioni di immigrati romeni che lavorano e vivono in Italia rispettando la legge, e “qualche migliaio che ha commesso reati”. “Non si generalizza, non si fanno comunicazioni su un popolo, ma affermazioni precise su chi ha commesso reati” è stato l’invito di Frattini. Ricorando le eccellenti relazioni bilaterali, in politica ed economia, il titolare della Farnesina ha assicurato che “nulla puó incrinare il nostro rapporto, tanto meno criminali che hanno commesso reati orribili”.
Governo romeno preoccupato per concittadini in Italia
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