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Pacchetto sicurezza – Governo battuto al Senato sui Cpt

Niente detenzione per 18 mesi. Voto contrario su altri due punti

Subisce una battuta d’arresto l’iter per l’approvazione del ddl 733, il cosiddetto pacchetto sicurezza, o meglio, il percorso in Parlamento procede, ma alcuni punti del provvedimento, definiti dallo stesso Maroni “qualificanti”, vengono cassati dall’aula.
L’assenza di alcuni senatori della maggioranza insieme a qualche malumore di alcuni settori del Pdl hanno fatto sì che, sul prolungamento dei tempi di detenzione fino a diciotto mesi, il Governo abbia dovuto incassare il parere contrario del Senato.
Il Viminale dal canto suo ha già annunciato che la proposta verrà ripresentata alla Camera, sperando di poter reinserire il comma l dell’art. 39 del disegno di legge, nel testo finale.

Se sulla tassa sui permessi di soggiorno il Governo ha invece registrato l’approvazione di un articolo che prevede un contributo tra gli 80 ed i 200 euro, da definire successivamente con decreto ministeriale, su altre due questioni la maggioranza si è vista costretta a fare un passo indietro. Si tratta di due punti, il comma i ed il comma n, che prevedevano la modifica dell’art. 9 del Testo Unico sull’immigrazione, con la richiesta di cinque anni di soggiorno legale anche per i familiari a carico ai quali si vuole estendere il diritto ad ottenere un permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo e altre disposizioni relative alla violazione del diritto d’autore il secondo.

La discussione al Senato non si è limitata a queste disposizioni. Sono state approvate una serie di misure che riguardano il reato di stupro e la relativa impossibilità di concedere gli arresti domiciliari a chi è accusato di tali crimini. Ma non è tutto. Nei giorni in cui il nuovo Presidente degli USA Obama sancisce la chiusura di Guantanamo, il Parlamento italiano boccia l’introduzione del reato di tortura.

Grande attesa per capire invece quale sarà il voto espresso dall’aula sulla soppressione del divieto di segnalazione per il personale medico, che proprio giovedì 5 febbraio è in calendario.

Nicola Grigion, Progetto Melting Pot Europa