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da Il Piccolo di Trieste del 3 marzo 2009

Immigrati a Gorizia, la Caritas scoppia

I responsabili del centro propongono di utilizzare il vecchio ospedale per ospitarli

Un centinaio di persone aspetta l’asilo, ma non ha lavoro ne’ soldi

Gorizia – Invasione di immigrati a Gorizia e la Caritas, che li assiste, sta scoppiando. Di qui la clamorosa proposta: utilizzare un’ala del vecchio ospedale per ospitarli, visto che al centro San Giuseppe non ci stanno più. Girano per tutto il giorno in città. Senza soldi. Senza prospettive. Senza sapere dove andare. Sono i richiedenti asilo – un centinaio circa – che non passano certo inosservati lungo le vie goriziane. E la preoccupazione sale fra i cittadini. Tutte quelle persone rischiano di essere inghiottite dalla criminalità. Non hanno occupazioni, non hanno entrate e questa è la condizione perfetta per cadere nella tentazione di delinquere. Non avendo soldi in tasca, può sempre scattare la tentazione di… andarseli a trovare. E i cittadini di Gorizia sono preoccupati: questo è il prezzo da pagare – dicono in molti – a un atteggiamento che l’Italia ha sempre avuto e ha nei confronti degli immigrati: continua ad accoglierli anche se c’è una pesante crisi economica e non ci sono più spazi fisici per ospitarli.
In una situazione del genere, la Caritas è sottoposta a un superlavoro. Tra settembre 2008 e marzo 2009 tale istituzione ha accolto quasi 600 immigrati dimessi dal Cara di Gradisca e, tuttora, è ospite delle strutture di accoglienza del capoluogo isontino oltre un centinaio di extracomunitari a fronte di una capienza massima non superiore a 42 posti.
Nella stragrande maggioranza si tratta di extracomunitari richiedenti asilo. «Tutte queste persone le manteniamo a spese nostre. Abbiamo dovuto provvedere anche a potenziare il servizio mensa usufruendo in questo caso dell’appoggio dell’amministrazione comunale – spiega don Paolo Zuttion, direttore della Caritas diocesana -. Ma la situazione è d’emergenza: emergenza vera».
Oltre cento immigrati africani in giro per Gorizia in queste condizioni rischiano davvero di far risuonare l’allarme-sicurezza.
Che fare allora? La Caritas lancia una proposta. Clamorosa. Chiede di poter utilizzare l’ex ospedale civile di via Vittorio Veneto per ospitare i senzatetto che attualmente stanno facendo «scoppiare» le strutture di accoglienza della Caritas goriziana. «Non tutta la struttura, è chiaro, ma almeno una palazzina. Considerato che è appena stata dismessa, la struttura è perfettamente agibile».
Una richiesta figlia della difficoltà di dover gestire tutte quelle persone e di dover fare i conti con tutte quelle situazioni di disagio e di difficoltà in strutture tutto sommato limitate come il centro San Giuseppe e il «Faidutti».
L’ex Civile – da centro di alti studi o da cittadella transfrontaliera dedicata in qualche maniera alla sanità – rischia di trasformarsi in un nuovo centro immigrati. Una destinazione che in pochi, a Gorizia, vogliono avallare.
di Francesco Fain