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Ravenna – La scuola è un diritto di tutti: no agli insegnanti spia!

Diciamo NO all’ennesimo attacco alla scuola dell’accoglienza e dell’inclusione. Abbiamo appreso che nel cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” gli insegnanti, così come i medici e in quanto pubblici ufficiali, sono tenuti (nel “non debbono ma possono” si cela una mistificazione) a denunciare i propri allievi/e irregolari. Tutto il mondo della scuola sa che dal 1994 una Circolare Ministeriale prevedeva l’obbligo scolastico per tutti i minori presenti sul territorio italiano ,ribadendo il concetto che il diritto all’istruzione e il benessere psicofisico del minore (in quanto minore) è sempre anteposto a qualsivoglia considerazione di carattere giuridico (status della famiglia). Riteniamo che la richiesta rivolta agli insegnanti leda ,non solo il diritto primario di ogni bambino/a, ragazzo/a, all’istruzione, ma sia fortemente lesiva della dignità dei docenti, della loro professionalità, e del loro ruolo educativo.

Come già espresso dall’ordinanza del tribunale di Brescia del marzo 2009 sul Bonus bebè, qualsiasi operazione discriminatoria nei confronti di minori internazionali lede tra l’altro i principi costituzionali, oltre ad essere contro a quanto indicato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Favorire l’integrazione e l’istruzione di minori è uno strumento per lo sviluppo e la coesione sociale.

Sulla scia anche di quanto hanno già espresso gli ordini dei medici, proponiamo agli insegnanti e ai dirigenti scolastici di rispondere a questa ingerenza indebita attraverso tutte le modalità possibili, iniziando da cartelli plurilingue (che faremo tradurre in pochi giorni e che vi invieremo) da affiggere sui portoni e negli atri delle scuole e da distribuire alle famiglie dove si ribadisce che:
La scuola accoglie e non denuncia !

“Gli insegnanti rispondono alla loro coscienza di educatori
In questi casi l’obbedienza non è più una virtù” (Don Milani).