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da Il Piccolo di Trieste del 27 maggio 2009

Permessi di soggiorno, Poste in tilt

Code, caldo e proteste

Poste sotto pressione in questi giorni per l’alta affluenza di pubblico. Tanto che da più utenti sono arrivate proteste per le file interminabili e le attese anche sopra la mezz’ora non solo nelle ore di punta (ovvero dopo le 17), ma anche nella mattinata. Con anziani in grave difficoltà per il caldo. I problemi? Due soli sportelli su tre aperti, molti utenti impegnati in operazioni lunghe e complesse e che quindi bloccano per ore i pochi operatori, con il risultato che solo uno sportello rimane disponibile al pubblico. Di conseguenza, anche con meno di dieci utenti in attesa ci si deve rassegnare ad almeno venti-trenta minuti di paziente attesa.
La situazione è stata riscontrata dalle stesse Poste, che monitorano continuamente l’attività degli sportelli specie di Gorizia e Monfalcone, quelli più frequentati. E hanno registrato un aumento dei affluenza e un problema relativo alle attese legato a un fenomeno in particolare: quello della richiesta di permessi di soggiorno.
«Nell’ultima settimana – spiega Maurizio Lozei, dell’ufficio Comunicazione delle Poste – abbiamo registrato un aumento notevole delle utenze, specie negli uffici di Monfalcone come anche quello di Gorizia. E l’aumento si è registrato per un particolare motivo: la richiesta di permessi di soggiorno. Che purtroppo è una procedura molto lunga e complessa, visto che oltre che consegnare i documenti o accettarli bisogna anche effettuare i vari controlli. Questo, naturalmente, provoca un rallentamento nell’attività, che va a influire sulle attese degli altri utenti». Non esiste al momento a Monfalcone uno sportello dedicato, nel senso che la procedura deve essere effettuata dove non vengono fatte operazioni con il postamat: ma si tratta, a esempio, degli stessi sportelli che servono per le spedizioni. Di conseguenza, le attese per chi deve spedire o ricevere una lettera si allungano.
Per il momento, comunque, da parte di Poste Italiane si sottolinea come il fenomeno sia assolutamente temporaneo. «È vero che ci sono momenti in cui l’ufficio postale di via Parini va decisamente sotto pressione – spiega ancora Lozei – ma è anche vero che si tratta di un fenomeno limitato appunto a certi momento della giornata. Comunque, da parte nostra continuiamo a monitorare costantemente la situazione, così da avere l’immediato riscontro delle difficoltà».
(e.o.)