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Immigrazione: 100 sui tetti a Cie Gradisca, conclusa protesta

(AGI) – Gradisca d’Isonzo (Gorizia), 9 ago. – Conclusa nella notte dopo ore di altissima tensione e dopo una lunga opera di convincimento, la protesta al Cie (Centro di identificazione e espulsione) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) da parte di un centinaio di immigrati per lo piu’ nordafricani. Erano tutti saliti sui tetti degli edifici per protestare contro la legge sulla sicurezza entrata in vigore oggi. Sul posto sono intervenuti agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza contro i quali gli immigrati hanno lanciato oggetti di vario tipo. Sul posto anche alcune squadre dei Vigili del Fuoco, oltre a personale e mezzi del servizio sanitario di emergenza 118. La situazione e’ comunque sempre stata sotto controllo e si e’ conclusa verso le 2 di questa notte, senza feriti ma con molti danni alle suppellettili e alla struttura.

Per alcune ore piu’ di meta’ degli oltre 200 immigrati che si trovano nel Cie hanno gridato e protestato scandendo slogan contro la legge sulla sicurezza che istituisce il reato di clandestinita’ e allunga i tempi di permanenza degli immigrati all’interno dei Cie da 60 giorni a 180. La protesta era cominciata quando un gruppo consistente di immigrati, vicino alla scadenza dei 60 giorni prevista dalla precedente normativa, ha saputo che non avrebbe lasciato il Cie nei prossimi giorni, come previsto.

La situazione all’interno del Cie di Gradisca e’ gia’ da qualche settimana piuttosto tesa; nei giorni scorsi un immigrato e’ stato gravemente ferito alla gola da un altro ospite del Cie e inoltre vi sarebbe stato anche un tentativo di fuga (poi fallito) attraverso un sottotetto da parte di un gruppetto di meno di una diecina di immigrati, mentre proprio ieri un nigeriano era stato soccorso perche’ aveva ingerito una lametta. Oggi verra’ effettuata una verifica sui danni causatiimmigrati.