Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Venezia- bambino moldavo ricoverato dopo un’aggressione

Comunicato della scuola di italiano Liberalaparola

Gennaio 2010

SIAMO TUTTI VENEZIANI
Venezia, città storicamente all’avanguardia per quanto concerne l’accoglienza agli immigrati e ricca di servizi che favoriscono l’integrazione, si sta invece rivelando incapace di affrontare problematiche come razzismo ed intolleranza in particolare rispetto alle seconde generazioni; a quei bambini e ragazzi Italiani, Veneziani, ma figli di immigrati.
Questo è lo scenario drammatico che emerge dalle cronache locali, ricche di episodi di aggressioni ai danni di ragazzini che hanno l’unica colpa di portare un cognome che suona”straniero”.
“E’ straniero, picchiato e insultato.”, “Moldavo di 13 anni picchiato dai compagni di classe” o ancora”puzzi da romena! E la ragazzina si butta dalla finestra”.
Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersi conto che il clima di odio è diffuso in particolare tra i giovanissimi, proprio coloro che avranno la responsabilità di costruire la società del domani.
Questi gli effetti di campagne terroristiche portate avanti dal governo, in particolare dal partito della Lega che con un linguaggio ignorante ed offensivo favoriscono l’aumento di odio e paura verso gli immigrati ed incrementano episodi di violenza razzista e vile contro soggetti ritenuti diversi.
Siamo molto preoccupati , ma non abbiamo paura!
Per questo abbiamo deciso di aderire allo sciopero del Primo Marzo “Un giorno senza di noi”.
Perché siamo convinti che le cose possano e debbano cambiare.
Perché siamo consapevoli che senza il lavoro migrante il nostro Paese si fermerebbe.
Perché senza gli stranieri l’economia franerebbe inesorabilmente.
Noi crediamo in una società migliore dove cittadini debbano essere considerati tutti quelli che con il loro lavoro e la loro cultura contribuiscono ad arricchire il nostro territorio.
Perché diversità è soprattutto ricchezza.

Gli studenti e gli insegnanti della scuola Liberalaparola