Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Jesuit Refugee Service del 3 febbraio 2010

Malta: preoccupano le condizioni della detenzione in Libia

A quanto si apprende da un comunicato dell’agenzia delle NU per i rifugiati (UNHCR) del 20 gennaio, ci sarebbero seri motivi di preoccupazione riguardo alla situazione dei migranti privi di documenti attualmente in Libia.

Il comunicato dell’UNHCR è inteso in risposta ai resoconti pervenuti che parlano di spaventose condizioni di detenzione, accuse di abusi ed episodi di violenza sessuale. Tuttavia, a causa delle limitazioni poste all’accesso, esso non riporta episodi specifici avvenuti in Libia, dove l’UNHCR stessa era stata testimone di episodi di violenza e trattamenti degradanti.La presenza dell’UNHCR in Libia non è ufficialmente riconosciuta. Di conseguenza, nonostante le sia stato concesso negli ultimi anni di visitare 15 centri di detenzione, non le è garantito l’accesso alle zone di confine da cui entra nel paese la maggior parte dei richiedenti asilo.
Confermate le rivelazioni del rapporto del JRS

In risposta alla pubblicazione da parte del JRS Malta del rapporto Do They Know?, diffuso in dicembre e bollato come propaganda dalle autorità libiche, l’UNHCR ha affermato che il rapporto stesso era uno dei molti che evidenziano la problematica situazione in atto e denunciano la frequenza di discriminazioni, maltrattamenti e condizioni al di sotto degli standard accettabili.

Basato su interviste effettuate a coloro che hanno raggiunto l’Europa, il rapporto del JRS ha evidenziato come morte, violenza e razzismo siano all’ordine del giorno per i migranti e i rifugiati in Libia. Alcuni degli intervistati hanno raccontato come venisse loro negata l’assistenza sanitaria e gli fossero dati come vitto soltanto due panini al giorno. L’agenzia per i rifugiati ha definito la maggior parte dei centri di detenzione e permanenza temporanea visitati sovraffollati e carenti di strutture igieniche e sanitarie. Queste condizioni, prosegue il comunicato dell’UNHCR, sono esacerbate dalla politica di respingimenti posta in essere dall’Italia. Oltre ai sei milioni di cittadini libici, nel paese sono presenti non meno di due milioni di migranti privi di documenti.

Scarica il rapporto sulla Libia del Dicembre 2009.