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Bologna – Il Comune fa dietro front: asili nido anche senza il permesso di soggiorno

Dopo le mobilitazioni arriva la risposta ad un quesito sottoposto al Ministero dell'Interno: niente richiesta del permesso di soggiorno

Una importante vittoria a Bologna per quanto riguarda i diritti dei minori stranieri. Per la verità si tratta del ripristino di un diritto che la legge già prevedeva ma che lasciava troppo spazio a discostanti interpretazioni.

Secondo una agenzia di stampa dell’AGI “Il Comune di Bologna ha dato l’ok per l’ammissione negli asili nido della citta’ anche dei bambini figli di immigrati privi del permesso di soggiorno.

Ne da’ notizia la stessa amministrazione comunale retta dal Commissario Annamaria Cancellieri.

Una nota spiega che il Ministero dell’Interno ha risposto al quesito posto dal Comune di Bologna circa la documentazione necessaria per l’iscrizione ai nidi d’infanzia, e ha accolto l’orientamento espresso dall’Amministrazione Comunale secondo il quale – alla luce della considerazione che in Emilia Romagna i nidi dell’infanzia sono definiti “servizi educativo-sociale d’interesse pubblico” – non sussiste alcun obbligo di esibire il permesso di soggiorno per i cittadini extra Unione Europea residenti in città. Conseguentemente sono state date disposizioni agli uffici di eliminare dalla modulistica qualsiasi indicazione relativa al possesso del permesso di soggiorno e di accettare tutte le domande che vengono presentate.

Ora si tratta di capire come si comporteranno le diverse amministrazioni comunali che hanno scelto di richiedee il permesso di soggiorno.

Leggi l’approfondimento:
Nidi di infanzia e pacchetto sicurezza. Il Comune di Bologna commissariato chiede il permesso di soggiorno per le iscrizioni