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Venezia – Comunicato del Comune dopo la presentazione del dossier Caritas/Migrantes 2010

Il Veneto è la regione italiana che ha registrato nel 2009, con il +5,8%, il minor incremento percentuale di presenze di immigrati. Con poco più di 480 mila stranieri siamo scesi ora al terzo posto nazionale, superati non solo dalla Lombardia, ma anche dal Lazio. Sono alcuni dei dati contenuti nel dossier statistico Caritas/Migrantes sull’immigrazione per l’anno 2010, presentato questa mattina, in contemporanea con altre città italiane, al Laurentianum di Mestre. Presenti, tra gli altri, il vicesindaco e assessore comunale alle Politiche sociali, Sandro Simionato, i redattori del dossier Caritas 2010 per il Veneto, don Bruno Baratto e Alessandro Sovera, il direttore della Caritas veneziana, mons. Dino Pistolato, la ricercatrice della Fondazione Leone Moressa, Valeria Benevenuti, il ricercatore del Centro Studi Unioncamere del Veneto, Serafino Pitingaro, il responsabile del Servizio Immigrazione e Promozione dei Diritti di Cittadinanza del Comune di Venezia, Gianfranco Bonesso.

La sostanziale stagnazione nel numero delle presenze straniere, è stato da più parti sottolineato nel corso dei lavori, è uno degli effetti della crisi economica e occupazionale che investe la nostra regione. Il lavoratore immigrato è l’anello debole della catena produttiva, il primo a rischiare il posto, e con esso anche quel permesso di soggiorno per cui ha duramente lottato. L’occupazione a rischio sta facendo sì che già molte donne straniere che si erano ricongiunte ai mariti siano dovute tornare il patria: non è un caso che nel 2009 si registrino in Veneto solo 250 nascite in più da famiglie migranti rispetto al 2008.

“Questa difficile situazione – ha osservato Simionato – ci deve preoccupare, perché gli immigrati non devono essere visti come un problema, ma una risorsa, per il nostro Paese. La quasi totalità degli stranieri sono in Italia per lavorare e dare un futuro alle loro famiglie, e non certo per delinquere. Il problema ‘sicurezza’ è fin troppo enfatizzato: spesso più che essere un problema di ordine pubblico è un problema sociale, che può essere risolto con provvedimenti volti a favorire l’inserimento e l’integrazione dei nuovi arrivati e delle loro famiglie.”

Seppure solo al quinto posto in Veneto per numero di immigrati, Venezia , con un più 10%, è la provincia che segna il maggior aumento di presenze straniere. Per quanto riguarda invece il Comune di Venezia, gli immigrati regolari presenti sfiorano le 27mila unità e rappresentano ormai quasi il 10% della popolazione totale. Le comunità più numerose continuano ad essere quelle del Bangladesh (con 4700 presenze) e moldava (4.300), seguite ad una certa distanza da rumeni, ucraini, cinesi, albanesi e macedoni. Circa il 75% degli stranieri, vive in terraferma, in particolare nella Municipalità di Mestre Carpenedo e Marghera.

Mestre, 26 ottobre 2010

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