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Dal Comune di Venezia approvazione per la sentenza della Corte di Giustizia contro il reato di clandestinità in Italia

Comunicato stampa:

“Con la decisione della Corte di giustizia della UE viene cancellata una delle norme più odiose approvate dal Parlamento del nostro Paese dal dopoguerra a oggi. Il verdetto ricuce il distacco dell’Italia dal diritto internazionale e comunitario che si era prodotto con la rottura sostanziale del principio di eguaglianza sancito dall’art. 3 della nostra Costituzione.
Una norma, quella del reato di clandestinità, che si poneva non solo contro la Costituzione italiana ma contro ogni concezione dei diritti umani, che puniva una condizione di nascita, l’essere straniero, invece che il compimento di un reato.
Una disposizione per di più demagogica e ipocrita che, come si è visto con gli ultimi sbarchi a Lampedusa, era anche palesemente inapplicabile salvo pensare di poter ingolfare i tribunali e intasare le carceri italiane di cittadini stranieri fino a prova contraria innocenti, con l’unica colpa di voler cercare una vita più dignitosa.
E’ bene ricordare che la paura delle conseguenze penali spingeva un numero considerevole di persone di nascita straniera a temere di presentarsi ad un ospedale, di far registrare una nascita, di frequentare un servizio sociale, o anche nel caso delle vittime della tratta, di rivolgersi ad associazioni di volontariato e a servizi istituzionali (forze di polizia comprese) impegnate invece nell’offrire loro un sostegno.”

Venezia, 28 aprile 2011/ sc