Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Introduzione ai diritti di cittadinanza. Un libro importante su un argomento di fondamentale rilievo

Nel momento in cui questo volume viene pubblicato, avvenimenti di portata epocale stanno coinvolgendo la riva sud del Mediterraneo; avvenimenti la cui portata e i cui effetti sono destinati a manifestarsi compiutamente solo con il trascorrere del tempo“.
Con queste parole si apre la nota del curatore, Lauso Zagato, professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia, alla terza edizione di Introduzione ai diritti di cittadinanza.

Si tratta di un libro collettaneo, che analizza da una prospettiva interdisciplinare il tema della cittadinanza per come esso si declina e si manifesta a livello nazionale, europeo e internazionale nella realtà contemporanea.

Nel suo riuscito tentativo di mettere in luce le caratteristiche in movimento e le contraddizioni strutturali della cittadinanza contemporanea, il libro è diviso in due parti, di cui la prima analizza più specificamente il tema della cittadinanza nel rapporto tra diversi ordinamenti giuridici.
In quest’ottica il tema della cittadinanza nell’ordinamento italiano è analizzato dal saggio di Cristiana Fioravanti (La disciplina giuridica della cittadinanza italiana: fra regime e prospettive di riforma) che mette in luce le evoluzioni più e meno recenti di questo istituto. Il saggio di Serena Forlati (La cittadinanza nel diritto internazionale) riflette invece rispetto al valore della cittadinanza, specie in relazione al tema dell’esercizio e della tutela dei diritti umani fondamentali, pensata sul piano internazionale.
I saggi di Alessandra Pietrobon (Cittadinanza e legge applicabile: crisi di una tradizione?), di Stefano Nicolin (La cittadinanza europea) e di Bernardo Cortese (Il rilievo della cittadinanza nel sistema dell’Unione europea: l’interazione tra cittadinanze ‘nazionali’ e cittadinanza dell’Unione), mettono in luce, ancora con uno sguardo che muove soprattutto dall’analisi della normativa in vigore, le tensioni e le interazioni tra i diversi livelli di cittadinanza che si intrecciano oggi in Europa.

La prospettiva che attraversa molti dei saggi presentati nella seconda parte del volume, a partire proprio da quello di Lauso Zagato (Cittadini a geometria variabile) muove invece dall’elaborazione di un modello di “cittadinanza a geometria variabile”, attuato soprattutto dall’Unione europea, che crea linee di separazione tra la popolazione attraverso l’attribuzione di diversi gradi di cittadinanza (e di diversi panieri di diritti ad essi connessi) in ragione di una serie criteri estremamente complessi. Tale modello – frutto dell’evoluzione di un concetto che, come spiega il testo introduttivo di Enrica Rigo (Cittadinanza. Trasformazioni e crisi di un concetto), segue fin dalla sua genesi il ritmo dei principali mutamenti politici in cui si trova ad essere attuato – si trova oggi certamente anch’esso in una fase di ulteriore elaborazione e riscrittura.
Il saggio di Pietro Basso (L’immigrazione in Italia e in Europa: cause, caratteristiche, funzioni e prospettive) analizza a questo proposito il ruolo dell’immigrazione, e della sua “gestione” attraverso norme e prassi sempre più rigide e improntate all’inferiorizzazione dei “non-cittadini” migranti, nella ridefinizione della cittadinanza in Italia e in Europa. Grande rilievo hanno in queste pagine le nuove forme di razzismo e xenofobia che si manifestano a livello istituzionale e nelle loro ripercussioni “popolari”.
Il contributo di Alessandra Sciurba (S-confinamenti della cittadinanza e diritto di scelta, di migrare, di restare), si confronta invece con le ultime evoluzioni di un istituto della cittadinanza scosso dalle rivendicazioni di chi, nella geometria variabile della sua gradualità, si trova messo ai margini e, attraverso il compimento di quelli che Isin ha definito “atti di cittadinanza”, esercita diritti “nuovi”, perché non formalizzati, non concessi da una qualche autorità, ma che forzano costantemente i confini degli istituti giuridici e dei modelli sociali tradizionali.
Ritorna ancora sulle conseguenze del sistema di mondializzazione e globalizzazione rispetto alle evoluzioni della cittadinanza il saggio di Daniele Ruggiu (Il concetto dell’altro) che, da una prospettiva filosofico-giuridica, si interroga su temi oggi estremamente attuali quali i concetti di identità e di alterità e il loro rapporto con la produzione giuridica europea in tema di trattamento degli stranieri.
Il volume si chiude infine con due saggi che affrontano temi più specifici sempre in relazione alle problematiche connesse all’attribuzione o alla formale esclusione dai diritti di cittadinanza e alla tutela effettiva di questi diritti: quello a più mani firmato da Gaetano Zilio Grandi, Silvia Foffano e Sara Marcuzzo (Il lavoratore non cittadino-Ue), e il testo di Giovanni Savini(Immigrazione, funzioni e poteri delle Regioni secondo l’ordinamento giuridico italiano) che torna a occuparsi nel dettaglio della situazione italiana .

Come risulta evidente anche solo da questa breve sintesi degli argomenti trattati, questa terza edizione di Introduzione ai diritti di cittadinanza offre quindi una preziosa complessità di stimoli e suggestioni a partire dalla quale ragionare su un tema oggi fondamentale, che riguarda ogni singolo abitante di un’Europa in costruzione, il cui futuro civile, politico e sociale molto dipende dalla consistenza e dalla qualità delle linee di separazione che distingueranno la piena cittadinanza dalle varie manifestazioni della sua “geometria variabile”.