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Parma – La Carta di Parma finalmente al capolinea

La sentenza della Corte Costituzionale ha abrogato i superpoteri ai sindaci

In seguito al ricorso promosso dall’Associazione Razzismo stop contro una ordinanza anti-accattonaggio, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale una modifica introdotta dal “pacchetto sicurezza” che conferisce maggiori poteri ai sindaci. Sindaci che hanno utilizzato questi poteri inventando nuove leggi e nuovi reati a danno delle persone già più povere ed emarginate delle nostra città.

Infatti, secondo la Corte, la legge viola gli articoli 3, 23 e 97 della Costituzione Italiana riguardanti il principio di eguaglianza dei cittadini, la riserva di legge, il principio di legalità sostanziale in materia di sanzioni amministrative.

Per un approfondimento vai all’articolo Corte Costituzionale – Abrogata la norma del pacchetto sicurezza che attribuisce più poteri ai sindaci.

Molte sono state in questi anni le ordinanze dei sindaci contro accattonaggio, prostituzione, bivacco, consumo di cibi e bevande all’aperto fino all’aggregazione nei luoghi pubblici.
Iniziative che hanno visto nella Carta di Parma una sintesi e addirittura un documento promotore del pacchetto sicurezza, Carta che, lo ricordiamo ha tra i firmatari sindaci di tutti gli schieramenti politici, e, stando alle parole di Maroni, gli ha fornito ispirazione per la politica in materia di immigrazione.

Parma è diventata, proprio per questa iniziativa del sindaco Vignali, una delle città simbolo ed uno dei tanti laboratori di questa retorica sulla sicurezza tanto blasonata: la città sicura, che sicura non è, la città bomboniera.

E, come organizzazioni e movimenti del territorio, hanno denunciato più volte, questo clima securitario, ha aumentato il razzismo tra cittadini ed istituzioni, ed ha certamente contributo a creare il clima che ha portato ad episodi eclatanti, come la caccia alle prostitute e il pestaggio di un giovane ragazzo, Emmanuel.

Il processo contro i vigili urbani che hanno pestato Emmanuel prosegue. Due, che sono stati processati con rito abbreviato, sono già stati condannati.

Ora la Carta di Parma è al capolinea.

Così come al capolinea sembra l’azione di governo sul tema immigrazione, con l’impianto securitario che con questa sentenza viene duramente colpito, e l’incapacità di gestire l’arrivo delle persone provenienti dal nord Africa.

Un grande vittoria per chi ha continuato a costruire in questi anni una città diversa.

Elisabetta Ferri, progetto Meltingpot Europa