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Venezia – Vicesindaco Simionato: da dieci anni il Comune di Venezia, verso i profughi, coniuga accoglienza, inserimento sociale e lavorativo

Il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato, in merito alla questione dell’accoglienza dei profughi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“E’ imbarazzante dover ricordare, ancora una volta, alla presidente della Provincia nonchè sindaco di San Donà, Francesca Zaccariotto, che il Comune di Venezia ospita da una decina d’anni un centinaio di profughi provenienti da diversi paesi martoriati dalla guerra, coniugando l’accoglienza con sperimentati percorsi di autentico inserimento sociale e lavorativo. Lo facciamo da molto prima che la Presidente scoprisse d’improvviso la necessità di essere solidali e richiamasse gli amministratori al dovere civico dell’accoglienza.

Il Comune di Venezia si è mosso quasi sempre in perfetta solitudine all’interno del Sistema per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), senza alcun aiuto dei comuni contermini. Oggi abbiamo tra l’altro confermato all’Anci la nostra disponibilità ad ospitare altri quattro minori non accompagnati che si aggiungono così ai 99 già presenti. Non solo, il nostro territorio comunale anche in questi giorni ha ulteriormente confermato attraverso le organizzazioni del terzo settore cittadino la disponibilità a farsi carico concretamente dell’accoglienza dei profughi, con la proposta dei 24 posti messi a disposizione dalla cooperativa Caracol, senza contare quanto sta già facendo da tempo la Caritas di Venezia.

Vantiamo una rete operativa che agisce con professionalità e rigore, senza alcuna indulgenza “buonista”. Capisco l’imbarazzo in cui si dibatte la presidente Zaccariotto, soprattutto di fronte all’out-out pronunciato da alcuni amministratori locali della sua stessa parte politica che si sono dichiarati indisponibili all’accoglienza sul proprio territorio comunale di un numero davvero risibile di ospiti. Forse la Presidente della Provincia avrebbe fatto bene a rivolgersi ai molti sindaci che non hanno partecipato all’incontro dei giorni scorsi in Prefettura, in prevalenza amministratori del centro destra, richiedendo loro un maggior coinvolgimento.

Lezioni di questo tipo quindi non ne accettiamo, e non lo accettano nemmeno i cittadini veneziani che conoscono benissimo il significato e il valore della solidarietà e dell’accoglienza. Rimango in fiduciosa attesa di capire quale sia realmente la proposta della Provincia di Venezia, al di là delle parole e delle “belle” intenzioni e quali saranno gli atti concreti del sindaco di San Donà di Piave.”