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Marche – Rischio di discriminazione nel bando di concorso pubblico indetto dall’Asur Marche

Il servizio di supporto giuridico contro le discriminazioni dell’ASGI (Associazione di Studi Giuridici sull’Immigrazione) ha provveduto a segnalare al Direttore Generale dell’ASUR Marche i profili discriminatori che vizierebbero il bando di concorso pubblico per infermieri indetto dall’Azienda Sanitaria delle Marche qualora il requisito obbligatorio del possesso della cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea precludesse la partecipazione al concorso agli infermieri non comunitari. Della questione è stato interessato anche l’UNAR, l’Ufficio Antidiscriminazioni Razziali, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nella missiva inviata al Direttore Generale dell’ASUR sono stati illustrati i profili giuridici e normativi che renderebbero illegittima l’esclusione dal concorso degli infermieri non comunitari. In particolare è stato rilevato che:

1) L’art.2, co.3, del T.U. in materia di immigrazione (D.Lgs.286/1998), previo richiamo alla Convenzione OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) n.143/1975, sottoscritta e ratificata dal nostro Paese, riconosce ai lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani.

2) Per la specifica categoria degli infermieri professionali l’art.27 del medesimo Testo Unico prevede espressamente la possibilità di ingresso al di fuori delle quote determinate con il decreto-flussi per gli infermieri professionali assunti presso strutture sanitarie pubbliche e private: da tale disposto risulta evidente la volontà del legislatore di non precludere all’infermiere professionale non comunitario l’accesso al settore del pubblico impiego.

3) Il requisito obbligatorio del possesso della cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea escluderebbe dalla partecipazione al concorso i familiari non comunitari di cittadini italiani o comunitari. Tale esclusione viola quanto disposto dal D.Lgs. n.30/2007 in materia di libera circolazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari ed, in particolare, quanto disposto dall’art.19 secondo il quale “…ogni cittadino dell’Unione che risiede, in base al presente decreto, nel territorio nazionale, gode di pari trattamento rispetto ai cittadini nazionali nel campo di applicazione del trattato. Il beneficio di tale diritto si estende ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente”.

4) Il requisito obbligatorio del possesso della cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea escluderebbe dalla partecipazione al concorso sia i cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, sia i titolari dello status di rifugiato ai quali il D.Lgs. n.251/07 riconosce espressamente, “…l’accesso al pubblico impiego, con le modalità e le limitazioni previste per i cittadini dell’Unione europea…”(art.25).

Visto quanto sopra, nell’auspicare un tempestivo intervento degli organi preposti affinchè venga garantito agli infermieri non comunitari la possibilità di partecipare al concorso, si invitano i cittadini non comunitari in possesso dei requisiti professionali richiesti a presentare comunque la richiesta di partecipazione, demandando agli strumenti di tutela giurisdizionale l’eventuale esclusione.

Per l’ASGI
Avv. Paolo Cognini

Avv. Paolo Cognini (Ancona)

Foro di Ancona.
Esperto in Diritto Penale e Diritto dell’immigrazione e dell’asilo, da sempre impegnato nella tutela dei diritti degli stranieri.

Socio ASGI, è stato docente in Diritto dell'immigrazione presso l'Università di Macerata.

Autore di pubblicazioni, formatore per enti pubblici e del privato sociale, referente della formazione del Progetto Melting Pot Europa.


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