Appresa dalla stampa la notizia della mobilitazione spontanea di alcuni migranti provenienti dalla Libia che vivono nella provincia di Rimini, ormai da più di un anno e mezzo, alcuni attivisti della squadra di calcio antirazzista AUTSIDE Rimini e dell’ass. Rumori Sinistri, li hanno incontrati in questi giorni per ascoltare le ragioni della loro protesta e gli obiettivi delle loro rivendicazioni.
Sono persone che reclamano il diritto ad essere a pieno titolo riconosciuti come parte di queste città e non più come “profughi” inseriti nel cosiddetto patto di accoglienza dell’Emergenza Nord Africa coordinato dalla Protezione civile e voluto dal Governo Berlusconi/Maroni.
La sacrosanta accoglienza di persone in fuga da un territorio in guerra è stata trasformata in un fatto eccezionale caratterizzata da percorsi di inserimento disomogenei nei vari territori e senza obiettivi precisi ma soprattuto senza l’effettivo controllo di nessuno sui risultati fino ad ora raggiunti.
“Uomini e donne in fuga dalla guerra in Libia” – come recita il comunicato delle realtà di Reggio Emilia che hanno indetto uan manifestazione per il 16 dic. – “che sono stati utilizzati dal governo xenofobo di destra e dal ceto politico-amministrativo del “centro-sinistra” per creare un’emergenza che, come più volte è stato evidenziato non è stata oggettiva e imprevista ma voluta, creata e sfruttata. I numeri delle persone che sono arrivate in Italia infatti non hanno avuto nulla di eccezionale. L’Italia ha 60 milioni di abitanti e gli stranieri sono già 4,5 milioni. Dalla Libia sono arrivate circa 20 mila persone: parlare di emergenza è ridicolo e falso.”
A questo – aggiungono AutSide e Rumori sinistri – si aggiunge anche l’estrema precarietà lavorativa degli operatori assunti ed impiegati in questi percorsi.
Il gruppo di migranti provenienti dalla Libia (un’ottantina circa sui 140 accolti in tutta la Provincia) e che vivono a Rimini in un palazzo dell’Acer, chiedono il rilascio di un documento che permetta loro di poter lavorare per non diventare schiavi della clandestinità e la possibilità di rimanere nei loro alloggi, fino a quando non avranno raggiunto la piena autonomia economica e lavorativa.
Vogliono aprire un dialogo con le Istituzioni locali senza la mediazione di nessuno.
Autside Rimini e Rumori sinistri, sottolineano l’importanza di questa presa di parola spontanea, e invitano tutta la cittadinanza solidale ad esprimersi e a partecipare alla tre giorni di presidi lanciata da questi nuovi cittadini.
I presidi si svolgeranno:
– Lunedì 10 dicembre dalle 8:30 in piazza Tre Martiri;
– Martedì 11 dicembre dalle 14:00 in piazza Cavour;
– Mercoledì 12 dicembre dalle 8:30 in via Cairoli.
Rimini – I migranti provenienti dalla Libia si mobilitano spontaneamente
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