Suggestions

Registrati
0
  • Sans-Papiers
    • Home Sans-Papiers
    • Archivio legislativo
    • Giurisprudenza italiana
    • Giurisprudenza europea
    • Guida legislativa
    • Normativa italiana
    • Normativa europea
    • Schede pratiche
    • Testo unico sull’immigrazione e recenti modifiche
  • Cittadinanze
    • Home Cittadinanze
    • Notizie
    • Comunicati stampa e appelli
    • Interviste
    • Approfondimenti
    • Rapporti e dossier
    • Reportage e inchieste
    • Traduzione di contenuti
    • Tesi di laurea, ricerche e studi
    • Incontri informativi e formativi
  • Rubriche
    • A proposito di Accoglienza
    • Arti e cultura
    • Confini e frontiere
    • CPR, Hotspot, CPA
    • In mare
    • Papers
    • Questione Asilo
    • Radio Melting Pot
    • Rifugiati nel limbo tunisino
    • Tutte le rubriche
  • Shop
  • About Us
    • Il progetto
    • Online il nuovo sito web, un altro passo avanti
    • Contatti
    • Assegna il tuo 5‰
    • I servizi che offriamo
    • Formazione Melting Pot
  • Dona
  • Partecipa
    • Partecipa al progetto
    • Crea un account
    • Invia la tua tesi o ricerca
    • Redazione community
    • La rete legale
    • Autorə vari
    • Traduci per Melting Pot
    • Fotografə

Registrati
0
Per un passo in più - Assegna il tuo 5‰ a Melting Pot: scrivi 00994500288
Notizie, approfondimenti, interviste e appelli

a cura di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo

Tra Lampedusa e Mineo – Interessi economici e violazioni si intrecciano

Non basta fare volare gli stracci, accertare tutte le responsabilità e cambiare politica dell'accoglienza

Fulvio Vassallo Paleologo
19 Dicembre 2013
Condividi
  • Facebook
  • Messenger
  • Twitter
  • Linkedin
  • Whatsapp
  • Email
  • Stampa
  • Stampa (solo testo)

Adesso cercheranno di fare volare gli stracci criminalizzando gli anelli bassi della catena di comando all’interno del CIE di Contrada Imbriacola, che si difenderanno in processo dicendo di avere obbedito ad ordini superiori, ed alla fine nessuno pagherà.

L’episodio della doccia violenta è solo la punta dell’iceberg, il vero abuso è tenere 60 giorni le persone, anche superstiti di stragi, come quella del 3 ottobre, in una struttura palesemente inadeguata, al punto che alcuni hanno dovuto dormire per settimane all’aperto anche sotto la pioggia. E la promiscuità è stata totale, anche per i minori stranieri non accompagnati. Per questo le responsabilità sono tutte del Ministero dell’interno, di Prefettura e Questura, ma questo non verrà mai fuori, di trattenimento illegale non se ne parlerà, perché la Procura di Agrigento ha incaricato proprio la polizia di Agrigento di indagare sul centro di primo soccorso ed accoglienza (CPSA) di Contrada Imbriacola.

Ma 60 giorni in un CPSA sono già un trattamento disumano e degradante contrario all’art. 4 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea ed una violazione eclatante delle direttive dell’Unione Europea in materia di accoglienza. E su questo le autorità di polizia ed i vertici del ministero dell’interno devono rispondere, davanti all’opinione pubblica, alle autorità inquirenti, agli organi di controllo dell’Unione Europea. E sui centri di trattenimento/accoglienza, ormai è difficile distinguere, va istituita al più presto una Commissione parlamentare di inchiesta con i poteri dell’autorità giudiziaria. Va chiarita la dinamica dei trasferimenti dal centro di lampedusa al mega cara di Mineo, gestiti dalla stessa cooperativa. Quali sono le ragioni reali dell’ingolfamento del centro di Mineo, sono solo i tempi lenti di una unica commissione che il ministero dell’interno ha designato ad esaminare le richieste di asilo, o piuttosto, come credo, le scelte di questure ed enti gestori che hanno “canalizzato” sul megaCara di Mineo un numero enorme di richiedenti asilo, con conseguente incremento di guadagni dell’ente gestore, ma anche con grave pregiudizio delle persone parcheggiate per mesi in quella struttura?

Mineo rimane una bomba a tempo che può esplodere in qualunque momento, ed è in queste condizioni da quando Maroni nel 2011 decise di creare questo centro trasferendovi tutti i richiedenti asilo allora in procedura in Italia. Una scelta di “concentramento”che continua a produrre ritardi ed abusi ancora oggi.
Nelle Procure siciliane sono già stati archiviati troppi esposti per abusi verificatisi nei centri di accoglienza, anche informali, come le navi, e nei CIE siciliani. Adesso ognuno dovrà dimostrare di meritare la credibilità che le istituzioni pretendono di avere. Perché nessuno ha il coraggio di affidare il monitoraggio ad organizzazioni terze non coinvolte in rapporti convenzionati con il ministero dell’interno? Perché non ai Garanti nazionali per minori e detenuti?
Anche se non ci saranno archiviazioni da parte dell’autorità giudiziaria, presto interverranno organizzazioni internazionali a ricercare le reali responsabilità dello sfascio del sistema di accoglienza in Italia.

A questo punto non è possibile aggirare alcune richieste immediate:
Come il decongestionamento dei centri di accoglienza in Sicilia con trasferimenti in altre regioni italiane, con le risorse portate dalla legge di stabilità, in modo da creare un vero sistema di accoglienza nazionale, chiudendo la struttura di Mineo ed assegnando a Lampedusa la funzione autentica di centro di prima accoglienza e soccorso per massimo 48 ore.
Come la rinegoziazione o la sospensione temporanea del regolamento Dublino per ragioni umanitarie, in particolare per i migranti provenienti dalla Siria, per i quali si dovrebbe prevedere la possibilità di entrare nei diversi paesi europei con un visto di ingresso rilasciato dalle autorità consolari nei paesi di transito
Come il passaggio del sistema di accoglienza dai CARA ai centri SPRAR, con un ruolo maggiore di gestione e di controllo affidato ai comuni ed alle associazioni locali, reintroducendo i controlli contabili della Corte dei Conti e garantendo procedure di assegnazione a rilevanza pubblica in modo da evitare il massimo ribasso e la selezione di gestori inaffidabili
Come il rigoroso rispetto da parte delle questure e delle prefetture delle normative interne ed internazionali che prevedono la immediata formalizzazione delle misure restrittive della libertà e delle richieste di asilo, l’accesso ai diritti di informazione legale e di difesa, senza quei margini di discrezionalità che hanno consentito finora trattenimenti senza il rispetto del principio di legalità e della riserva di giurisdizione.

Si tratta di condizioni minime, che in questo mare di disumanità, basterebbero quantomeno a restituire dignità alla vita di migliaia di persone.

Condividi
  • Facebook
  • Messenger
  • Twitter
  • Linkedin
  • Whatsapp
  • Email
  • Stampa
  • Stampa (solo testo)

Argomenti

  • Diritti sotto sequestro
  • Sicilia - Lampedusa

Fulvio Vassallo Paleologo

Avvocato. Opera attivamente nella difesa dei migranti e dei richiedenti asilo, in collaborazione con diverse Organizzazioni non governative. Fa parte della rete europea di assistenza, ricerca ed informazione Migreurop ed è componente della Campagna LasciateCientrare.
Tra i fondatori dell'Associazione Diritti e Frontiere.

Vedi anche

27 Aprile 2022

Le Ong del soccorso civile: «Lampedusa isola di pace»

4 Aprile 2022

Persone in fuga tra politiche della diseguaglianza e conflitti permanenti

20 Dicembre 2021

La morte di Abdel e il caso Khlaifia

25 Novembre 2021

La drammatica attualità del caso Khlaifia

2003-2021 - Creative Commons CC BY-NC-ND
Melting Pot è una testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Padova in data 15/06/2015 n. 2359
del Registro Stampa.

TELE RADIO CITY s.c.s.
Onlus P.I. 00994500288
Iscr. Albo Soc. Coop. n. A121522
In collaborazione con Melting Pot ODV
Credits: HCE Independent Digital Lab

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contatti
DONA
5‰
  • Sans-Papiers
    • Home Sans-Papiers
    • Archivio legislativo
    • Giurisprudenza italiana
    • Giurisprudenza europea
    • Guida legislativa
    • Normativa italiana
    • Normativa europea
    • Schede pratiche
    • Testo unico sull’immigrazione e recenti modifiche
  • Cittadinanze
    • Home Cittadinanze
    • Notizie
    • Comunicati stampa e appelli
    • Interviste
    • Approfondimenti
    • Rapporti e dossier
    • Reportage e inchieste
    • Traduzione di contenuti
    • Tesi di laurea, ricerche e studi
    • Incontri informativi e formativi
  • Rubriche
    • A proposito di Accoglienza
    • Arti e cultura
    • Confini e frontiere
    • CPR, Hotspot, CPA
    • In mare
    • Papers
    • Questione Asilo
    • Radio Melting Pot
    • Rifugiati nel limbo tunisino
    • Tutte le rubriche
  • Shop
  • About Us
    • Il progetto
    • Online il nuovo sito web, un altro passo avanti
    • Contatti
    • Assegna il tuo 5‰
    • I servizi che offriamo
    • Formazione Melting Pot
  • Dona
  • Partecipa
    • Partecipa al progetto
    • Crea un account
    • Invia la tua tesi o ricerca
    • Redazione community
    • La rete legale
    • Autorə vari
    • Traduci per Melting Pot
    • Fotografə
Zaetti, savoiardi e cantuccini...
In questo sito usiamo cookie per ricordare le preferenze degli utenti registrati, per raccogliere dati statistici anonimi su Google Analytics che ci servono per migliorare il servizio che offriamo e per poter visualizzare contenuti provenienti da Twitter e YouTube. Cliccando su "Accetta tutti", attiveremo tutti i cookie, tecnici e statistici. Cliccando su "Configura" puoi decidere quali attivare.
ConfiguraAccetta tutti
Gestisci consenso

I cookies

In questo sito usiamo cookie per ricordare le preferenze degli utenti registrati, per raccogliere dati statistici anonimi su Google Analytics che ci servono per migliorare il servizio che offriamo e per poter visualizzare contenuti provenienti da Twitter e YouTube.
Necessari
Sempre abilitato
I cookies necessari sono essenziali per il funzionamento corretto e sicuro del sito. Permettono anche di gestire la registrazione e il login degli utenti.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 mesiQuesto cookie è settato dal plugin GDPR Cookie Consent ed è usato per salvare la scelta dell'utente relativa ai cookie "analitici".
cookielawinfo-checkbox-functional11 mesiQuesto cookie è settato dal plugin GDPR Cookie Consent ed è usato per salvare la scelta dell'utente relativa ai cookie "funzionali".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 mesiQuesto cookie è settato dal plugin GDPR Cookie Consent ed è usato per salvare la scelta dell'utente relativa ai cookie "necessari".
viewed_cookie_policy11 mesiQuesto cookie è settato dal plugin GDPR Cookie Consent e specifica se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookies. Non salva alcun dato personale.
Funzionali
I cookie funzionali permettono la condivisione e l'accesso a contenuti presenti su social media e altre piattaforme terze come Twitter e YouTube.
CookieDurataDescrizione
Twitter1 meseQuesto cookie è settato da Twitter ed è usato per raccogliere dati statistici sui contenuti visualizzati dall'utente.
YouTube1 meseQuesto cookie è settato da YouTube ed è usato per raccogliere dati statistici sui contenuti visualizzati dall'utente.
Analitici
I cookies analisti sono utilizzati per capire come gli utenti interagiscono con il nostro sito. Forniscono informazioni statistiche sul numero di visitatori, bounce rate, link entranti e origine delle visite ecc.
CookieDurataDescrizione
Google Analytics1 meseQuesto cookie è settato da Google Analytics ed è usato per raccogliere dati statistici sulla navigazione dell'utente.
ACCETTA E SALVA