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Trento – Lancio di bottiglie molotov contro il campo dei sinti a Piedicastello

Conferenza stampa per denunciare l'attacco incendiario contro le famiglie sinte

Le famiglie Sinte che abitano al campo sosta di Piedicastello a Trento, ieri in conferenza stampa, hanno denunciato una serie di preoccupanti episodi di chiara matrice xenofoba e razzista. Lo scorso febbraio sono iniziati i primi insulti e scritte minacciose nei loro confronti, passando per il lancio di bottiglie, fino ad arrivare ad una serie di attacchi incendiari con bottiglie molotov che, fortunatamente, hanno recato solo qualche danno alla staccionata. Un’evidente escalation di violenza agita prima per intimidere, ora per uccidere, che deve immediatamente cessare.
Da qui l’appello dei rappresentanti della comunità Sinta alle istituzioni e a tutta la società civile di mobilitarsi per mettere fine a questo clima di odio e linciaggio, spesso invocato dai vari partiti dell’estrema destra che, sul terreno del razzismo e delle politiche securitarie, si contendono questo indegno primato con la Lega Nord.

Di seguito il comunicato delle famiglie sinte:

“A Trento c’è un’emergenza democratica.”

A Trento, città tollerante e tranquilla, negli ultimi due mesi e per diverse notti bottiglie Molotov hanno sfiorato camper e roulottes dove dormivano uomini, donne e bambini; per troppe volte la tragedia è stata sfiorata. Dentro quei camper e quelle roulottes c’erano uomini, donne e bambini, c’erano Sinti.

Siamo sconvolti, amareggiati, preoccupati. La mano che ha buttato le bottiglie incendiarie lo ha fatto con l’intento di colpire, non solo di lanciare avvertimenti, con l’intento folle di fare del male. Fare del male a delle persone semplicemente perché appartenenti a una cultura diversa.

Gli spettri della violenza razzista, mai sopiti, riappaiono, proprio qui, nella nostra città.

Chiediamo a tutte le cittadine e a tutti i cittadini democratici di Trento di prendere la parola, di dire basta, di mobilitarsi contro questa violenza folle. Per dire che dentro quelle roulottes ci sono uomini, donne, bambini. E basta.

Chiediamo a coloro che hanno buttato le bottiglie Molotov di riflettere sul loro gesto e sulla follia insensata dell’odio razziale, che arriva a giustificare la violenza e l’omicidio contro persone inermi.

Fermatevi ora.

Chiediamo a tutte le forze politiche, alle associazioni di mobilitarsi, perché la democrazia, la tolleranza non sono valori acquisiti una volta per tutte. Vanno difesi.

Le famiglie sinte di Piedicastello