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Rovereto (Tn) – Verità e propaganda

Non si placano le polemiche sul campo profughi di Marco nonostante che tutti i 70 profughi sottoposti all'esame del dna siano risultati estranei alla vicenda dello stupro di luglio

Quando qualcuno ripete allo sfinimento una sua verità palesemente ridicola e in netta contraddizione con lo stato delle cose, vien da pensare che si tratti o di strategia o di patologia.
A proposito del campo della protezione civile situato a Marco, sembra che il sindaco Miorandi si ostini a portare avanti una sua versione della realtà, ripetendo quello che – come è d’uso nella comunicazione elettorale – rischia di diventare “vero” a forza di sentirlo.

Dice che il campo deve tornare alla protezione civile (? ma lo è sempre stato, nessun altro ente lo ha gestito se non la protezione civile), dice che il campo non può diventare di accoglienza (? nessuno l’ha mai prospettato), dice che la Provincia – grazie a lui? – ha fatto marcia indietro (? nessuno da Trento ha mai pensato di trasformare il campo di prima accoglienza in una struttura di lunga permanenza), dice che i profughi vanno accolti in maniera degna e che Rovereto ha fatto la sua parte (? ma certo, con appartamenti gestiti da Atas e Cinformi, che quindi non dipendono dalla benevolenza del sindaco), dice che al campo i ragazzi sono abbandonati a se stessi (? probabilmente c’è stato qualche momento di difficoltà, ma allora, perché non ha lanciato un appello ai gruppi di volontariato, già così ricettivi agli appelli per l’accoglienza di sportivi di ogni genere, compresi quelli in maschera? o magari potrebbe andarci in visita qualche consigliere comunale poco informato, come chi ha dichiarato in aula che i migranti arrivano da Pantelleria…).
La logica della ripetizione allo sfinimento è la stessa usata da chi – pur sapendo che per ogni profugo lo Stato fornisce 30 euro al giorno per vitto, alloggio, vestiario e corsi di lingua, e quindi sapendo che quei soldi vanno a cooperative, enti gestori, operatori, fornitori di servizi e merci – da anni si ostina a ripetere che i profughi “ricevono” 900 euro al mese…
Infastidisce sentir ripetere delle falsità. A meno che non siano semplici opinioni, ma anche le opinioni vanno confrontate con i fatti. E il fatto è che il comune non può decidere del destino dei profughi (stabilito di concerto da Ministero degli interni, prefetture e autorità regionali o provinciali).
Il sindaco legittimamente può contestare la presenza del campo, ma perché? Può contestare anche la presenza dell’autostrada, sicuramente più dannosa per la salute, o la presenza delle montagne, che tolgono troppe ore di sole alla Vallagarina.
Il sindaco chiede anche più organizzazione negli arrivi. Come non sapesse che la distribuzione dei profughi sul territorio avviene in regime di emergenza (perché la fuga di massa è per definizione disorganizzata). Ogni 10mila recuperi della Marina militare, spesso da un giorno all’altro, 90 persone vengono assegnate al Trentino. Questi sono i numeri. E i numeri dicono che all’appello mancano almeno 7 dei “nostri”: erano fra gli 800 annegati nell’ultima settimana.