Con la circolare n.1724 del 20/02/2015, il Ministero dell’Interno ripercorre il quadro normativo relativo all’accoglienza dei richiedenti/titolari di protezione internazionale al fine di dare una risposta organica ai numerosi quesiti ed interlocuzioni che si sono addensati intorno alla problematica dei tempi di permanenza nelle strutture di accoglienza.
Nella circolare, tra le altre cose, viene specificato che il diritto di accesso alle misure di accoglienza permane in capo al richiedente anche successivamente all’eventuale rigetto da parte della Commissione fino a quando non siano decorsi i tempi per l’impugnazione e, nel caso in cui la sospensione del provvedimento reiettivo non sia automatica per il grado di giudizio o perché ricorre taluna delle condizioni che escludono tale automatismo, fino a quando l’autorità giudiziaria non si sia espressa sull’istanza di sospensione avanzata dal richiedente. Nei casi in cui la sospensione sia concessa o si determini automaticamente, il diritto di accesso alle misure di accoglienza, in linea con le relative direttive europee, deve continuare ad essere garantito sino alla definizione del grado di giudizio, andando anche oltre i limiti temporali e e le specifiche condizioni previsti dal D.lgs. n.140/2005, previa valutazione delle singole situazioni.
Avv. Paolo Cognini
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