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Vittorio Veneto – Profughi, “Ecco la verità”

di Stefania De Bastiani, Oggi Treviso dell'8 aprile 2015

I profughi non sono un problema, ma una risorsa. E l’accoglienza non è un’emergenza di cui aver paura ma la misura di quanto siamo umani“. Parole di Pier Luigi che, a nome della Rete di Cittadinanza Solidale, sta portando avanti iniziative per far sì che, da una parte, i nuovi ospiti stiano bene e, dall’altra, che i cittadini smettano di avere paura.

“Non bisogna buttare benzina sul fuoco, ma spegnere le fiamme con la chiarezza della realtà – specifica Pier Lorenzo – Si sentono dire un sacco di stupidaggini sui 37 euro che vengono dati ai profughi, mentre in realtà sono soldi che l’Europa dà all’Italia e che qui vengono spesi, e sulla presunta pericolosità di questi ragazzi. La cittadinanza va rassicurata“.

Insomma, se la gente sapesse realmente come stanno le cose non solo non avrebbe paura dei profughi ma sarebbe fiera di accoglierli. La Rete di Cittadinanza Solidale è un gruppo formato da una trentina di cittadini che, oltre che per rassicurare i vittoriesi è nata con lo scopo di fornire agli immigrati una degna ospitalità. Proponendo soluzioni, ma anche coinvolgendoli della vita cittadina o invitandoli a pranzo (qualche famiglia li ha ospitati per la festa di Pasqua).

Partendo dalla giusta protesta degli ospiti del Ceis dello scorso febbraio – riferisce la Rete – abbiamo tentato di capire quali sono i problemi di questi ragazzi. Ora che sappiamo che non mangiano altro che pasta in bianco e che non hanno i servizi che gli spettano vogliamo aiutarli. E la maniera di risolvere la questione non è certo quella di espellere chi ha fatto sentire la propria voce per delle giuste cause“. Secondo la Rete “è gravissimo che il sindaco Roberto Tonon abbia abbracciato le tesi di Forza Nuova e Casa Pound, ricevendone una delegazione e concordando con questi sul fatto che i fautori della protesta vadano espulsi e che non devono arrivare più profughi in città“.

L’accoglienza non è un problema ma una questione sociale“, spiega la Rete che, per parlare di buone pratiche in questo contesto, ha organizzato un incontro pubblico giovedì 9 aprile alle 20.30 nell’aula magna del Dante in via Tommaseo. Una conferenza a cui è stato invitato il sindaco Tonon, il vescovo Mons. Pizziolo, gli amministratori, i cittadini, il Ceis. Insomma: l’intera città.

A prendere la parola saranno Rosanna Marcato, esperta di diritto di asilo, e Monica Argenta, addetta ai servizi di accoglienza dei richiedenti asilo presso le strutture della Cooperativa Cadore. “120 a Vittorio Veneto non sono troppi – riferiscono i membri della Rete – ma sono troppi concentrati in un unico punto. Sarebbe meglio, per loro e per il territorio, se fossero suddivisi in gruppi più piccoli“.

Di questo e altro si parlerà giovedì 9 aprile, nel primo incontro organizzato da questo gruppo di cittadini che, diversi per età, professione, formazione, interessi sono accomunati da una certezza: a Vittorio Veneto non c’è spazio per il razzismo. Che va eliminato con le armi della chiarezza e della verità.