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La Germania registra il record di immigrati, proprio durante il dibattito sulla legge

Aristegui Noticias del 3 agosto 2015

Berlino: La cifra degli immigrati censiti in Germania ha registrato un nuovo record nel 2014, un dato che emerge durante un dibattito nel paese sulla legge completa che regoli in maniera esaustiva l’immigrazione.
Secondo quanto ha informato questo lunedì l’ufficio federale di statistica in Wiesbaden, lo scorso anno vivevano nel paese europeo dieci milioni 900 mila persone provenienti da paesi esteri, cosa che suppone un aumento del 10.6 per cento, un milione in più rispetto al 2011.
Di queste, il 46% è in possesso di un passaporto tedesco. La cifra mostra il valore più alto dal 2005, quando iniziò a essere elaborato questa sorta di micro censimento degli immigrati.
L’aumento dell’immigrazione ha colpito il numero di abitanti del paese che hanno un passato migratorio (persone che arrivarono in Germania negli anni ’50, i loro discendenti e la popolazione straniera), che sono già 16 milioni e 400 mila, cosa che significa uno ogni cinque (20,3%) degli 80 milioni e 890 mila abitanti del paese.
Ciò suppone un milione e mezzo in più, un 10,3% in più rispetto al 2011. Al contrario, la popolazione senza radici straniere si riduce a 885 mila persone, un 1,4% a partire da questo anno.
Di quelle persone con un passato migratorio, più della metà, un 56%, è nazionalizzato.
Dal 2011, le cifre degli immigrati arrivati in Germania non cessano di aumentare.
Particolarmente significativo è stato l’aumento degli immigrati dei paesi dell’Unione Europea (UE), con 620 mila persone (un 18,3%).
I cittadini dell’UE hanno libertà di movimento all’interno dello spazio Schengen e possono stabilirsi in qualsiasi paese della comunità europea.
La maggior parte dell’aumento di immigrati della UE è dovuto agli arrivi dalla Polonia (+16,7%), Romania (+28,7%), Italia (+14,6%), Bulgaria (79,4 %) e Ungheria (+51,9 %).
Sempre dal 2011 è aumentato in maniera considerevole il numero degli immigrati provenienti da paesi terzi, specialmente dalla Cina (38 mila o un 54,1% in più).
Dall’inizio del conflitto armato in Siria nel 2011, la cifra degli immigrati giunti in Germania è aumentato del 96.8% (35 mila persone), mentre quelli provenienti dall’India sono aumentati del 60,6% ovvero 28 mila.
Un dato che è cambiato in maniera significativa è il livello di istruzione degli immigrati in Germania: mentre fino al 1990 in età compresa tra i 25 e 35 anni, soltanto il 18,1% possedeva una laurea, questa percentuale ha avuto un’impennata al 43,7% rispetto gli arrivi tra il 2011 e il 2014.
Nel caso della popolazione tedesca senza passato migratorio, la percentuale di abitanti in possesso di laurea è del 24,1%.
Tra i recenti arrivi è anche alta, senza dubbio, la percentuale di persone priva di formazione professionale, un 27,8%, contro il 9,1% della popolazione tedesca senza radici straniere.
L’8% dei recenti arrivi sono analfabeti, cosa che riguarda soltanto l’1,9% della popolazione tedesca.
Il micro censimento elaborato dall’ufficio di statistica offre anche una panoramica sulle ragioni principali che spingono le persone a emigrare in Germania.
Mentre in passato il ricongiungimento familiare era antecedente alla ricerca di lavoro, dall’inizio della crisi finanziaria nel 2008 il motivo principale è la ricerca di lavoro.
Il dato emerge nel bel mezzo di un dibattito aperto in Germania sulla necessità di approvare una legge sull’immigrazione, poiché al momento il paese si serve di diverse norme in materia di immigrazione, ma è carente di una legge organica che regoli il fenomeno.
L’Unione Democratica (CDU), il partito della Cancelliera tedesca Angela Merkel, ha cambiato la posizione difesa per diversi anni e si è mostrata a favore di una regolamentazione di questo tipo, che stabilisca limiti e anche obiettivi e profili di immigrati che Berlino necessita, di contro il suo “fratello bavarese” l’Unione Social Cristiana (CSU) si oppone perché ne teme l’effetto chiamata.
Il ministro della Cancelliera, Peter Altmaier, un uomo vicino alla Merkel, aggiunge che la Germania è il secondo paese con più immigrazione, dopo gli Stati Uniti, e considera normale una legge che regoli l’immigrazione e l’apertura di un dibattito sul modello di chiamata degli immigrati qualificati.
Senza dubbio, il leader del CSU, Horst Seehofer, ha sostenuto in una intervista di domenica sulla televisione pubblica tedesca, che una legge sull’immigrazione attirerà ancora più immigrati nel paese.
Al contrario, il primo ministro di Baviera ha proposto un dibattito sull’ “abuso del diritto di asilo” che a suo avviso è utilizzato da molti immigrati.
La CDU vuole aprire il prossimo 14 settembre un dibattito su una legge di questo tipo, a fronte delle continue domande del suo alleato della coalizione, il Partito Socialdemocratico (SPD), e anche della opposizione, i comuni e le associazioni delle imprese.
Anche la popolazione tedesca è a favore di una legge di questo tipo, secondo un sondaggio realizzato dalla tv tedesca e pubblicato lo scorso 30 giugno (Fonte Notimex).