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Riconoscimento della protezione sussidiaria in favore di un cittadino maliano per la mancanza nel suo Paese di tutela dei diritti inviolabili dell’uomo

Tribunale di Trieste ordinanza del 2 novembre 2015

Pubblichiamo l’ordinanza del 2/11/2015 con la quale il Tribunale di Trieste ha posto in rilievo l’attuale situazione socio-politica del Mali particolarmente critica data la persistenza nel territorio di atti di violenza indiscriminata connessi a plurimi conflitti armati, situazione che, osserva il Tribunale, potrebbe riesplodere con la stessa intensità dei fatti che portarono al colpo di Stato nel 2012, a seguito del quale il Ministero dell’Interno diede indicazione di riconoscere a tutti i richiedenti asilo provenienti dal Mali la protezione sussidiaria. 
La Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale di Gorizia oltre a non riconoscergli lo status di rifugiato, gli aveva rifiutato anche la protezione sussidiaria negando altresì la sussistenza dei requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Il Tribunale invece, richiamando, quindi, gli atti terroristici più recenti (l’ordinanza è comunque precedente all’ultimo attentato jihadista del 20 novembre), ha dato atto che da tale quadro complessivo deriva la mancanza di tutela dei diritti inviolabili dell’uomo e il pericolo per qualsiasi cittadino di essere vittima innocente di attentati così riconoscendo il diritto alla protezione sussidiaria al richiedente asilo maliano.

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Tribunale di Trieste ordinanza del 2 novembre 2015