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Asilo in Europa e le COI (Informazioni sui Paesi di origine dei richiedenti asilo)

Siamo molto contenti di poter finalmente annunciare una novità molto importante che riguarda la nostra associazione. Dalla fine del 2015 infatti abbiamo avviato un’attività di ricerca di informazioni sui Paesi di origine dei richiedenti asilo, anche note con l’acronimo “COI” (Country of Origin Information).

Di cosa si tratta?

Non è superfluo ricordare l’importanza che rivestono le COI nella pratica di chi lavora nel settore del diritto di asilo.

Da un lato infatti, questo tipo di informazioni costituisce, ai sensi della normativa vigente, una prova ai fini del riconoscimento (o della revoca) di una forma di protezione: l’accesso rapido a informazioni aggiornate e attendibili sui principali Paesi di origine è dunque fondamentale sia per chi è chiamato ad assumere decisioni sulle domande di asilo sia per chi supporta i richiedenti nel preparare l’esame della loro domanda (sia esso davanti a una Commissione territoriale o in sede giurisdizionale).

Dall’altro, come è ovvio, la conoscenza, sempre aggiornata, dei principali fatti che riguardano i Paesi da cui provengono i richiedenti asilo è altresì alla base di un lavoro di qualità nel campo dell’accoglienza, in quanto riveste un’importanza decisiva per una corretta impostazione del delicato processo di “presa in carico” dei migranti forzati e l’acquisizione di una reciproca fiducia fra operatore e richiedente.

Non si può inoltre tacere l’imprescindibilità per chi lavora nella comunicazione di avere a disposizione informazioni sempre aggiornate e attendibili sui principali avvenimenti che sono alla base di un fenomeno così attuale come quello delle migrazioni forzate, di cui sempre più serve offrire letture che non si limitino al momento dello “sbarco” in Italia ma che al contrario considerino soprattutto ciò che avviene nei luoghi di partenza.

Ecco perché è così importante occuparsi di COI.

Cosa facciamo?

Asilo in Europa si propone dunque di supportare il lavoro di istituzioni, realtà del terzo settore, avvocati, giornalisti, etc.. attraverso due diversi servizi, a seconda delle necessità:

– newsletter periodiche, contenenti brevi informazioni aggiornatissime (in italiano) e i link alle fonti da cui tali informazioni sono tratte. Tali newsletter, a cadenza da concordare, possono concentrarsi sulla situazione di uno o più Paesi (a seconda delle necessità). Si veda, a titolo di esempio, la newsletter che già stiamo curando in collaborazione con il Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale della Regione Emilia-Romagna;

– la risposta a quesiti specifici, come ad es.: “Si sono registrati nel corso del 2013 casi di persecuzione o violenze nei confronti dei membri del [partito “x”] in Costa d’Avorio?”; “Si richiede un approfondimento su due gruppi operanti nella zona […] della Nigeria, in particolare eventuali casi di violenze commessi dagli stessi gruppi verso civili nel corso del 2014″; “Qual è il livello di protezione offerto dalle autorità a persone oggetto di minacce a sfondo religioso nella regione […] del Pakistan?”, etc… Questa modalità consente naturalmente un approfondimento di livello diverso, in quanto è possibile “ritagliare” la ricerca sulle esigenze del caso specifico ed entrare nel dettaglio di fatti anche risalenti nel tempo.

Come richiedere questi servizi?

Asilo in Europa sta già collaborando con istituzioni e realtà del terzo settore impegnate nell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale per fornire loro questo servizio di supporto, fondamentale per garantire qualità del lavoro.

Per avere maggiori informazioni o per conoscere le modalità di attivazione della collaborazione, scriveteci a:

ricerche[at]asiloineuropa.it
asiloineuropa[at]gmail.com