Il rinomato artista ed attivista cinese Ai Weiwei ha nuovamente messo l’accento sulla grave condizione dei rifugiati che affrontano le acque in tempesta per raggiungere l’Europa.
Nella sua ultima installazione a Berlino, l’artista cinquattottenne ha usato 14.000 giubbotti di salvataggio per ricoprire le colonne del famoso Konzerthaus della città tedesca.
I giubbotti dal brillante color arancione sono stati portati in Germania dall’Isola greca di Lesbo, sulle cui spiagge sono stati abbandonati dai rifugiati provenienti dalla Turchia.
La settimana scorsa l’Organizzazione Internazionale dei Migranti ha dichiarato che più di 400 persone sono morte quest’anno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, ed il numero di rifugiati che ha tentato l’impresa nelle prime sei settimane del 2016 è circa 10 volte più grande rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’attivista, che spesso sfrutta i social per sollevare problemi sociali, da quando
è iniziata la crisi dei rifugiati ha ripetutamente visitato Lesbo.

A fine dicembre ha cominciato a condividere foto e video dell’isola greca sulla propria pagina personale di Instagram, indirizzando l’attenzione sui problemi che affliggono le migliaia di persone che intraprendono il pericoloso viaggio per sfuggire a guerra e stenti.
Lo scorso mese Ai Weiwei ha annunciato la chiusura della sua mostra a Copenhagen, “Ruptures”, per protesta contro l’approvazione da parte del governo Danese di una serie di leggi che impediscono ai richiedenti asilo di entrare nel Paese.

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