Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Intervista audio a Pio D’Emilia dal confine greco-macedone

Una situazione crudele, disumana

In questi giorni Pio D’Emilia, giornalista di Sky TG 24, si trova per un reportage al confine greco-macedone e sulle isole greche di Samos e Lesbo.
Abbiamo avuto il piacere di conoscere Pio in Ungheria durante la staffetta #overthefortess sulla rotta balcanica.
Ora Pio D’Emilia ha iniziato un nuovo viaggio dai balcani meridionali alle isole greche di Samos e Lesbo.
Lo abbiamo raggiunto a Salonicco mentre si stava per imbarcare verso Samos. Ci ha raccontato delle ore trascorse al confine greco macedone, sia della situazione nella parte macedone sia nella parte greca, in particolare ad Idomeni.
Intervista al giornalista Pio D’Emilia dal confine greco-macedone

“Ancora una volta ho trovato una situazione di quelle che mettono in dubbio il concetto di umanità, non soltanto di civiltà europea, ma di umanità in generale.
La Macedonia non ha chiuso ermeticamente le frontiere, fa passare con il contagocce in base alla nazionalità, quindi siriani, afghani e iracheni e isolando tutti gli altri.
A Vinolug, al confine dalla parte macedone c’erano soltanto i “privilegiati” in condizioni drammatiche, vengono ammassati in questo campo dotato di un minimo di strutture per un’assistenza di poche ore (la Macedonia non li fa fermare nemmeno per una notte) e devono aspettare fino a quando i treni sono al completo (ieri abbiamo aspettato in piedi al freddo coi bambini dalle 17.00 alle 20.40). Era duro per me che ero anche ben coperto, pensate per loro che non potevamo muoversi per non perdere il posto in fila.
Una situazione crudele perché certe cose, certe decisioni, certe applicazioni di regole, vengono poi alla fine applicate da esseri umani.
Abbiamo visto una totale assenza di umanità.
A Idomeni ci sono tutte persone disperate, tantissimi giovani, marocchini, molti pachistani, sudanesi…

Links utili: Pio D’Emilia su FB