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Status di rifugiato politico ad un cittadino pakistano in considerazione della persecuzione interreligiosa subita

Sentenza della Corte di Appello di Palermo n. 281 del 15 febbraio 2016

Stazione di Keleti, Budapest

Pubblichiamo la sentenza n. 281/16 resa dalla Corte di Appello di Palermo il 15.02.2016 che in riforma della sentenza di primo grado riconosce ad un cittadino pakistano lo status di rifugiato politico in considerazione della persecuzione di carattere inter-religioso subita in quanto il padre del ricorrente di origine sunnita aveva acconsentito che una sua figlia sposasse uno sciita scatenando la violenta reazione dei sunniti.

La sentenza, oltre a riconoscere lo status di rifugiato politico al ricorrente, si sofferma su degli aspetti che oggettivamente riguardano la condizione pakistana ed il perdurante conflitto tra sunniti e sciiti, sottolineando la “pericolosità del gruppo estremista di militari sunniti Lashkar-e-Jhangvi […] inserito dagli Stati Uniti nel 2003 nella lista delle organizzazioni terroristiche; danno inoltre ampio risalto all’inasprimento delle tensioni interetniche sulla scia dei conflitti in corso nello scacchiere mediorientale”.

Importante quanto afferma la Corte di Appello spiegando come il sito Human Rights Watch riferisca della gravissima situazione del Pakistan, connotato dalla presenza di ben dodici gruppi terroristici.

– Scarica la sentenza:
Sentenza della Corte di Appello di Palermo n. 281 del 15 febbraio 2016