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In 32 da Padova portano aiuti a Idomeni

Simone Varroto, Il Mattino di Padova, 25 marzo 2016

E’ partita stanotte la carovana umanitaria della campagna “Over the fortress” lanciata dal Progetto Melting Pot Europa e diretta a Idomeni, sul confine tra Grecia e Macedonia, dove sono bloccati in condizioni estremamente difficili circa 15 mila profughi, in gran parte in fuga dalla Siria e di cui un terzo sono bambini.

Alla spedizione partecipano 200 attivisti di cui 32 da Padova e altri 40 da tutto il Nordest, che salperanno oggi alle 13.30 da Ancona insieme ad altri 100 attivisti tedeschi e cechi per raggiungere domani mattina il porto greco di Igoumenitsa e da lì proseguire in pullman verso Idomeni, con quattro furgoni carichi di aiuti. Le realtà padovane che partecipano alla carovana umanitaria sono Scuola di italiano Liberalaparola, associazione Razzismo Stop, Cso Pedro, associazione Lgbti Antéros, Collettivo universitario Spam, Chiesa Pastafariana, Polisportiva San Precario e Adl-Cobas.

A rispondere all’appello lanciato da Melting Pot Europa sono state anche molte altre realtà associative e centinaia di persone che hanno portato vestiario, scarpe, materiale sanitario e giochi per bambini nei punti di raccolta o partecipato al crowdfounding (4 mila euro raccolti) lanciato per acquistare in loco cibo e altri generi di prima necessità per i profughi. Una risposta che ha superato le più rosee aspettative, sia come partecipazione sia come donazioni, hanno sottolineato gli organizzatori. Oltre agli aiuti umanitari che saranno distribuiti tenda per tenda per evitare disordini, grazie al sostegno di Sherwood Festival e alla collaborazione della cooperativa sociale Città Invisibile gli attivisti padovani porteranno al campo di Idomeni un generatore elettrico, lampade notturne e una postazione coperta per garantire energia elettrica, rete wi-fi e un luogo di svago per bambini.