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Nuove prassi a Milano: la Questura diventa un Hotspot!

Il commento e la lettera di ASGI, Avvocati Per Niente e Naga

Nelle ultime settimane, grazie alle testimonianze dei cittadini stranieri, degli operatori sociali e degli avvocati, abbiamo rilevato una nuova prassi operativa della Questura di Milano gravemente illegittima:

– a numerosi cittadini stranieri che si sono rivolti agli uffici della Questura di Milano per presentare richiesta di protezione internazionale è stato sottoposto un modulo prestampato da compilare con riferimento ad alcune domande tese a “valutare” se il richiedente potesse essere considerato effettivamente un soggetto avente diritto alla protezione o piuttosto si potesse trattare di un migrante economico. Nel caso in cui tale “filtro” sia risultato negativo, al richiedente è stato notificato (senza che la domanda venisse in alcun modo registrata) un decreto di espulsione;

– la decisione della Questura di Milano di non consentire agli avvocati che accompagnano le persone richiedenti la protezione internazionale di accedere agli Uffici.

Entrambe le iniziative oltre ad essere evidentemente irregolari denotano, da un lato, una trasformazione sostanziale di un servizio volto alla ricezione delle domande d’asilo in un filtro arbitrario delle domande stesse e, dall’altro lato, una violazione palese del diritto alla difesa.

Siamo preoccupati per il comportamento fortemente lesivo di diritti fondamentali nonchè della facilità con cui tutto questo è accaduto all’interno di un’istituzione della Pubblica Amministrazione.

Abbiamo denunciato tale comportamento illegittimo inviando una lettera e alla quale aspettiamo risposte ufficiali.

Leggi la lettera