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Ennesimo attacco razzista in Grecia. Feriti tre rifugiati siriani da auto pirata nei pressi di Kavalari Sinatex Camp

Il problema della vulnerabilità dei migranti ha ormai da tempo superato i livelli di guardia, abbracciando qualsiasi aspetto riguardante la tutela del diritto ad essere uomo.

Dopo lo sgombero degli ultimi assembramenti non autorizzati a ridosso della frontiera, migliaia di persone sono state trasferite nei campi militari, già da tempo al collasso.
All’interno, le pessime condizioni igieniche, la carenza di acqua corrente e la scarsa qualità e quantità del cibo distribuito, stanno rendendo le famiglie deboli ed esposte a malattie ed infezioni.
Inoltre, come reso evidente dalle cronache dell’ultimo mese, la crescente ondata di xenofobia e razzismo di una parte della popolazione locale sta aggravando ulteriormente la loro posizione, esponendoli al rischio di attacchi provenienti dall’esterno.

Sabato 18, l’ennesimo increscioso episodio di razzismo avvenuto a poche centinaia di metri da Kavalari Sinatex Camp, ha macchiato di sangue e vergogna la giornata.
Secondo quanto riportato dai testimoni, quattro siriani curdi stavano camminando sulla banchina pedonale lungo la strada statale nei pressi del campo.
All’improvviso tre di loro sono stati colpiti, di proposito, da una vettura lanciata ad alta velocità che li ha balzati ad oltre quindici metri di distanza ferendoli gravemente.
La stessa ha proseguito la sua corsa, allontanandosi dal luogo dell’incidente mentre il passeggero al lato del guidatore, alzando il dito medio, ha urlato “fuck”.
I soccorsi sono arrivati dopo solo mezz’ora trasportando i migranti in ospedale. Al momento non si hanno ancora notizie in merito al loro stato di salute.

Andrea Panico

Attivista, fotografo e ricercatore.
Mi sono laureato in giurisprudenza nel 2012, con un master in diritto del commercio internazionale nel 2015 e un master in African Studies nel 2018.
Lavoro come consulente di Diritto dell'Immigrazione.
Sono autore di inchieste e reportage dalle frontiere mediorientali e quelle europee.
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