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La Campagna LasciateCIEntrare visita l’Hotel Grillo (Amendolara – CS)

Al peggio non c’è mai fine…

Al peggio non c’è mai fine…
Ogni qualvolta varchiamo la soglia di un Centro di Accoglienza ci diciamo che la situazione che troveremo non potrà mai essere peggiore di quella ritrovata precedentemente. E ogni volta veniamo smentiti. In questo caso a destare la nostra meraviglia, immediatamente trasformatasi in rabbia, è quanto siamo costretti a rilevare all’interno dell’Hotel Grillo di Amendolara.

All’interno dell’Hotel, infatti, vengono ospitati, dal mese di settembre, circa 120 migranti di diverse nazionalità (Nigeria, Ghana, Mali, Sudan, Pakistan, Costa d’Avorio, Guinea). Ciò che ci fa ragionare ancora una volta sulla concezione dell’accoglienza, oltreché del rispetto della dignità umana, di talune Prefetture, è la situazione giuridica in cui versa la struttura.

Al suo interno, infatti, non esiste alcun CAS, CARA, CIE, o qualsivoglia centro di accoglienza. Tutti i ragazzi, ci racconta l’amministratore della Pamag Srl, società proprietaria della struttura, sarebbero dovuti rimanere ospiti dell’hotel per soli 3-4 giorni per poi essere trasferiti in un vero e proprio centro di accoglienza in cui avrebbero potuto ricevere tutti i servizi e l’assistenza previsti dalla legge.

E invece, si ritrovano da due mesi in una struttura, pagata dalla Prefettura di Cosenza, che non eroga loro alcun servizio, semplicemente perché giuridicamente non è tenuta a farlo. Siamo costretti per l’ennesima volta, dunque, a denunciare un modus operandi, quello del Prefetto Tomao e dei responsabili all’immigrazione della Prefettura di Cosenza, che nulla ha a che vedere con “la necessaria assistenza e il pieno rispetto della dignità” del richiedente, richiamati dall’art. 7 della L. 142/2015, “secondo le disposizioni di cui agli articoli 14 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286) e 21 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni”.

Appare particolarmente grave la situazione dal punto di vista sanitario delle persone “scaricate” all’interno dell’Hotel. Quattro giorni fa un richiedente asilo è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso e ricoverato in seguito a un malore accusato diversi giorni prima, senza che nessuno si preoccupasse minimamente dello stesso. Si fa presente, inoltre, che all’interno della struttura alloggiano 5 presunti minori.

Chiediamo, dunque, al Garante per i Diritti dei Minori della Regione Calabria di predisporre tutte le misure necessarie affinché vengano tutelati i loro diritti.

Campagna LasciateCIEntrare

La campagna LasciateCIEntrare è nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e nei C.A.R.A. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo): appellandosi al diritto/dovere di esercitare l’art. 21 della Costituzione, ovvero la libertà di stampa, LasciateCIEntrare ha ottenuto l’abrogazione della circolare e oggi si batte contro la detenzione amministrativa dei migranti continua »

Riccardo Bottazzo

Sono un giornalista professionista.
La mia formazione scientifica mi ha portato a occuparmi di ambiente e, da qui, a questioni sociali che alle devastazioni dei territori sono intrinsecamente legate. Ho pubblicato una decina di libri tra i quali “Le isole dei sogni impossibili”, edito da Il Frangente, sulle micronazioni dei mari, e “Disarmati”, edito da Altreconomia, che racconta le vice de dei Paesi che hanno rinunciato alle forze armate. Attualmente collaboro a varie testate cartacee e online come Il Manifesto, Global Project, FrontiereNews e altro.
Per Melting Pot curo la  rubrica Voci dal Sud.