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Status di rifugiato a due fratelli palestinesi in fuga dalla persecuzione per motivi politici

Tribunale di Lecce, ordinanza del 10 ottobre 2016

Il Tribunale di Lecce riconosce lo status di rifugiato a favore di un cittadino palestinese a cui la Commissione riconosceva solo i motivi umanitari. La stessa tutela veniva riconosciuta anche al fratello.
Il Giudice ricostruendo dettagliatamente la storia del richiedente, lo considera credibile, il racconto congruo e complementare all’audizione del fratello.
Si legge, infatti, nell’ordinanza che “si osserva, in merito a quanto appena riportato (i fatti raccontati dal ricorrente, ndr) , che quando due soggetti presentano un racconto falso e concertato, le due versioni saranno tendenzialmente sovrapponibili sinché la deposizione viene resa in maniera spontanea, ma cadranno assai facilmente in contraddizione l’una con l’altra quando, a seguito di domande di approfondimento, si scenda nei dettagli. Per tale motivo, è pienamente condivisibile la strategia usata dalla Commissione territoriale (sentire i due fratelli in successione ponendo domande simili). Ma la quasi totale coerenza tra le risposte date dai 2 fratelli è forte sintomo di attendibilità e i due racconti si forniscono quindi un reciproco riscontro.”
Sia al richiedente, a cui fa riferimento l’ordinanza, e parimenti al fratello viene riconosciuto lo status di rifugiato in quanto per entrambi “il motivo che ha spinto alla fuga e che gli impedisce oggi il ritorno in territorio palestinese ed in particolare in Cisgiordania è con evidenza riconducibile a persecuzione per motivi politici“.

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Tribunale di Lecce, ordinanza del 1o ottobre 2016