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I minori non accompagnati e la “crisi dei migranti”

Tesi di laurea di Lucia Slot, che ringraziamo

Photo credit: Progetto Melting Pot

Vrije Universiteit di Amsterdam, Olanda
Dipartimento di Legge

Corso di laurea in International Crimes and Criminology

Tesi di laurea – I minori non accompagnati e la “crisi dei migranti” – Un caso studio sull’accoglienza dei minori non accompagnati nella Sicilia orientale

Relatore: Joris van Wijk

Candidato: Lucia Slot

Anno accademico 2015/2016


Introduzione

La migrazione è uno dei più grandi e politicamente connotati fenomeno dei nostri tempi. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) afferma che l’Europa sta affrontando la “più grande crisi migratoria dalla Seconda Guerra Mondiale nel 2015”.

Più di un milione di migranti e richiedenti asilo, stimati a 1.006.768, hanno attraversato il Mediterraneo via mare verso la Grecia e l’Italia, che è quattro volte di più che nel 2014.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ha contato che uno stimato 84% di queste persone arrivano dai paesi “produttori” di rifugiati, inclusi Siria, Afghanistan, Iraq, Somalia ed Eritrea. Il tributo di morte è stimato sulle 3.771 persone, delle quali la maggioranza annegati nel Canale di Sicilia. L’attenzione dei media si sposta dagli scenari in rapido movimento dalla Libia alle coste del sud Italia, all’attraversamento dei migranti verso le isole greche nel 2015.

Le politiche europee sull’immigrazione stanno mutando rapidamente, mentre gli stati membri dell’Unione Europea si sono sforzati di tenere fuori i richiedenti asilo attraverso la costruzione di recinzioni e l’aumento dei controlli di frontiera. Tutto ciò ha un effetto detrattore sui migranti vulnerabili, inclusi minori, donne e anziani.

Il 2015 registra un numero record di arrivi di minori, dei quali una larga parte consiste in minori non accompagnati (UAMS). Secondo l’UNICEF, nel 2015 circa 700 minori in Europa (accompagnati e non accompagnati) stanno chiedendo asilo giornalmente. Da ottobre 2015, uno su tre migranti in Grecia ha meno di diciotto anni.

Un numero crescente di UAMs sono arrivati in Sicilia, che agisce come “guardiano” dell’Europa a causa della sua prossimità sia con la Libia che con la Tunisia. L’ACNUR riporta che un stimato numero di 170.000 migranti è sbarcato sulle rive italiane nel 2014, mentre circa 153.600 migranti sono arrivati sulle sue coste nel 2015. Circa 26.100 bambini sono arrivati in Italia nel 2014, dei quali il 54% (14.243) sono minori non accompagnati e circa 15.949 minori non accompagnati sono stati registrati da Ottobre 2015 (Commissione di inchiesta 2015:12). Le statistiche italiane suggeriscono che la ratio dei non accompagnati a confronto con quella dei minori accompagnati è cresciuta nel 2015 del 73% di tutti i minosti non accompagnati (Ministero del Lavoro 2015:2). La Maggioranza degli UAMs in Italia sono maschi (95%) tra i 15 e i 17 anni.

L’Italia sta faticando a fare i conti con il flusso cumulativo di imbarcazioni di migranti sulle sue coste al sud. Dopo due “emergenze” migranti, una nel 2011 conosciuta come “Emergenza Nord-Africa” e l’altra come “Mare Nostrum” nel 2014, sembra che le autorità italiane siano alla ricerca di migliorare il complessivo trattamento dei minori non accompagnati nel paese. Nel 2015, il Ministro dell’interno ha abbozzato delle politiche per ridistribuire i migranti nelle regioni del Nord per alleviare la pressione ad un impoverito Sud. Tuttavia, la risposta delle regioni italiane all’influsso degli UAMs è decisiva per il loro benessere. Sia le istituzioni locali che nazionali falliscono nel rispettare gli standard minimi europei nella recezione dei richiedenti asilo. La Commissione Europea ha anche iniziato le procedure di infrazione contro l’Italia per non aver conseguito gli obblighi europei e accusa l’Italia di essere incapace di assicurare un accesso effettivo alle procedure di asilo agli UAMs.

A livello locale, le province italiane e le municipalità hanno difficoltà a fornire di adeguati servizi di accoglienza i centinaia di UAMs. La Sicilia sta accogliendo il 34% del numero totale di UAMs in Italia. Molti UAMs sono accolti in rifugi temporanei da mesi, quando invece dovrebbero essere riallocati in strutture di “seconda fase” in tre mesi. Conseguentemente, le organizzazioni umanitarie si schierano contro la mancanza di servizi e di protezioni ai minori vulnerabili (Save the Chioldren 2009, 2014, 2015; Difense of Children 2011; Doctors without Borders 2015). Più della metà del numero totale di UAMs sono fuggiti dai centri di accoglienza nel 2015 e sono scomparsi.

Questa ricerca esplorativa vuole dare una visione d’insieme delle politiche e delle pratiche europee e italiane sui minori non accompagnati e, secondariamente, valutare le sfide che i minori non accompagnati possono incontrare in Europa e in Italia, focalizzandoci sulla Sicilia.
Le prossime due domande, centrali per la ricerca, specificano lo scopo:

1. Quali politiche hanno l’Italia e l’Europa per quanto riguarda l’accoglienza dei minori accompagnati?
2. Quali sfide incontrano i minori non accompagnati in Italia?

Le leggi italiane definiscono i minori non accompagnati come “un apolide o un cittadino di Stato Terzo al di sotto dei diciotto anni, che arriva nel territorio di uno Stato membro non accompagnato da un adulto responsabile per loro per legge o consuetudine… o minori che sono lasciati non accompagnati dopo essere arrivati nel territorio di uno Stato membro”.

Policy-maker e ricercatori applicano anche il termine bambini separati accanto a quello di minori non accompagnati. I bambini separati sono bambini che sembrano essere “accompagnati” quando arrivano in Europa, ma in pratica lasciati soli perché l’adulto che li accompagna e incapace o inadatto ad assumersi la responsabilità per il bambino. L’adulto, forse un membro della famiglia, un trafficante che vuole sfruttare il bambino o anche qualcuno coinvolto nel traffico di esseri umani.
Nella testi userò generalmente il termine “minore non accompagnato”.

Questo studio esplorativo vuole comprendere il fenomeno dei minori non accompagnati all’interno di un contest locale. L’autore è stato impegnato in un lavoro di ricerca sul campo di tre mesi nella provincia di Siracusa, in Sicilia, da Settembre a Novembre 2015 e ha condotto in totale 47 interviste semi-strutturate con stakeholder locali, persone che lavorano con gli UAMs inclusi avvocati, operatori sociali e lavoratori in ONG, e conversazioni informali con minori non accompagnati. Il capitolo 4 discute la metodologia impiegata nel dettaglio. Inoltre, lo studio cerca di analizzare le politiche implementate e le sfide degli UAMs su tre livello: a livello europeo, quello nazionale e quello locale.

Questa tesi si divide in due parti: la prima consiste in tre capitoli e esamina le politiche europee e le sfide dei minori non accompagnati in Europa. La seconda consiste anche di tre capitoli e discute le politiche di accoglienza italiane e le sfide dei minori non accompagnati nella Sicilia orientale. Nella prima parte: Il capitolo uno analizza il concetto di “minore non accompagnato”, i vettori migratori e le misure di accoglienza; il capitolo due esamina la cornice politica e legale internazionale ed europea sui minori non accompagnati; il capitolo tre si occupa delle sfide che i minori non accompagnati possono incontrare in Europa, come rotte di viaggio pericolose, valutazione dell’età, detenzione, rischi e abusi.

Nella seconda parte: il capitolo quattro analizza la metodologia che ho impiegato durante i tre mesi del lavoro sul campo; il capitolo cinque mostra una panoramica generale della cornice legale italiana e delle scelte in materia di accoglienza per gli UAM; il capitolo sei si occupa delle sfide che i minori non accompagnati incontrano, focalizzandosi sulla Sicilia orientale, e identifica le problematiche che riguardano l’identificazione, l’espulsione, la recezione, l’applicazione dell’asilo, il trafficking e l’abuso. Il capitolo sette contiene le conclusioni, riflettendo sui risultati dello studio e suggerisce idee per future ricerche e discussioni.

Papers: Tesi di laurea – I minori non accompagnati e la “crisi dei migranti” di Lucia Slot (english)