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Pio D’Emilia a bordo della nave di soccorso Vos Hestia (Save the Children): oggi è stata dura. Domani forse sarà anche peggio

Corrispondenza, fotografie e un messaggio video a 16 miglia dalle coste libiche

Foto: Pio D'Emilia

Mercoledì 2 novembre – ore 16.30

Una corrispondenza di Pio D’Emilia (Sky Tg 24) che si trova in questo momento a bordo della Vos Hestia, una nave di Save the Children attrezzata per soccorrere ed accogliere fino a 300 persone per volta. La Vos Hestia si trovava nel pomeriggio a 16 miglia dalla costa libica.
L’imbarcazione di stanza al porto di Augusta perlustra dal 7 settembre scorso il Mediterraneo Centrale per intercettare barconi e gommoni, soprattutto quelli che a bordo hanno minori non accompagnati. Quest’anno sono oltre 150mila le persone passate da queste acque, ben 24 mila sono minori di cui almeno 20 mila non accompagnati. Purtroppo più di 3.500 hanno perso la vita o risultano disperse in mare.

Ascolta la corrispondenza

“Oggi giornata tranquilla, siamo stati chiamati alle 4 di notte per una segnalazione, c’era un barcone in difficoltà. Quando siamo arrivati verso le 10 c’erano già altre navi, una norvegese e una spagnola sul posto che avevano prestato i primi soccorsi.
Quando siamo arrivati abbiamo visto soltanto questo gommone capovolto.
Il nostro gommone in dotazione ha fatto un ultimo salvataggio di 19 persone (18 uomini e 1 donna), con due cadaveri che galleggiavano vicino all’imbarcazione.

Attraverso una ricerca abbiamo trovato altri due cadaveri, due donne.

La buona notizia è che a ore e ore di distanza hanno trovato due donne ancora vive, senza salvagente che erano qui da questa notte. Una cosa incredibile, la forza che queste persone hanno, la forza di sopravvivere, sempre e comunque.

Adesso stiamo pattugliando questa zona perché il comandante ha deciso che rimarremo fino al tramonto, se troviamo altri cadaveri dovremo recuperare questi corpi.

Stanotte ci allontaniamo, andremo nella zona ovest della Libia, ove presumibilmente ci sono tanti barconi da aiutare, persone da salvare.
Le cose qui funzionano in maniera abbastanza organizzata, le navi di soccorso sono circa una decina che vengono tutte coordinate dalla Guardia costiera che segnala la presenza di gommoni e imbarcazioni. Tra di noi ci si mette d’accordo su chi deve andare e dove.

Links utili:
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