Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Welcome to Belgrado: #overthefortress fra gli invisibili della stazione

Reportage fotografico di Carmen Sabello

Photo credit: Carmen Sabello, #overthefortress a Belgrado (5 febbraio 2017)

p1370991.jpg
Fra i capannoni e le palazzine dismesse e fatiscenti della stazione dei treni di Belgrado, centinaia di persone, perlopiù afgani e pakistani, vivono da mesi in condizioni inumane.

Siamo tornati sulla Balkan Route, per denunciare e documentare le conseguenze che le politiche di blocco della mobilità dei migranti e l’infame accordo fra l’Unione Europea e la Turchia del 18 marzo 2016 hanno avuto sulla vita di migliaia di persone.

Nella gelida Belgrado centinaia di giovani profughi, fra cui molti minori, si scaldano bruciando le traversine dei binari con conseguenze pesanti sulla loro salute.
L’unico sostegno, osteggiato dalle autorità serbe, arriva dai volontari indipendenti che distribuiscono legna e un pasto caldo al giorno.

Domenica 19 marzo a Venezia, proprio a un anno dalla firma dell’accordo UE-Turchia, saremo in marcia anche per quelle centinaia di persone che abbiamo incontrato avvolti da un fumo acre e denso in quei capannoni a Belgrado.
Per rendere visibile il Veneto che accoglie, che non accetta quei muri visibili ed invisibili, fatti di odio, esclusione sociale, rifiuto e violenza, che vediamo alzarsi intorno a noi.

Saremo in piazza ancora una volta per dire #overthefortress against any border!

p1380004.jpg
p1370986.jpg
p1370951.jpg
p1370927.jpg
p1370894.jpg