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Diserta la chiamata alle armi. Status di rifugiato all’obiettore di coscienza ucraino

Tribunale di Bologna, ordinanza del 14 ottobre 2016

Dettaglio di questa carta di Laura Canali - Tratta da www.limesonline.com

Con questa ordinanza il Tribunale di Bologna riconosce lo status di rifugiato ad un cittadino ucraino riservista dell’esercito.
Il ricorrente era stato raggiunto dalla chiamata alle armi per il conflitto nell’Ucraina orientale e aveva deciso di lasciare il Paese.
Il Giudice ha valutato la storia veritiera e per quanto possibile il richiedente ha fornito adeguato supporto documentale.
La chiamata alle armi, inoltre, risulta coerente con le ondate di coscrizione obbligatoria alle armi annunciate dal governo ucraino, il quale punisce la diserzione con pene detentive da 2 a 5 anni, aumentate se vi è stata la dichiarazione di stato di guerra.
Il richiedente si è sottratto alla chiamata in quanto obiettore, rifiutando perciò di essere potenzialmente coinvolto nella commissione di crimini di guerra, atti deprecabili accertati nei rapporti di Human Rights Watch e Amnesty International.

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Tribunale di Bologna, ordinanza del 14 ottobre 2016