Un cittadino somalo regolarmente residente in Italia ha richiesto il ricongiungimento di quattro minori di cui era stato nominato tutore con sentenza del Tribunale in Etiopia.
La Prefettura di Roma aveva rilasciato il nulla osta al ricongiungimento familiare ai sensi dell’art. 29 d.lgs. 286/98.
L’Ambasciata italiana ad Addis Abeba aveva però negato il visto ritenendo contrario all’ordine pubblico la nomina del tutore fatta dal Tribunale in Etiopia; inoltre era ancora viva la madre, i bambini non versavano in una condizione di abbandono (“non c’è alcun certificato di abbandono che è considerato necessario per procedere con la tutela“), e la procedura non rispecchiava del tutto quella italiana di nomina del tutore.
Il Tribunale civile ha ritenuto essere presenti garanzie sostanziali per i minori e che non è contrario all’ordine pubblico la nomina del tutore con un procedimento diverso, anche in assenza di una dichiarazione di abbandono e con in vita anche la madre, “essendo astrattamente possibile per il nostro ordinamento prevedere l’apertura della tutela dei minori anche in caso di esistenza in vita dei genitori”.
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Tribunale di Roma, ordinanza del 18 aprile 2017
