Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Status di rifugiato al cittadino ucraino renitente alla leva

Tribunale di Perugia, ordinanza del 15 luglio 2017

Secondo il Giudice, “il rischio di subire atti di persecuzione da parte del proprio governo per essersi rifiutato di obbedire alla chiamata alla leva non tanto per paura di perdere la vita, ma come spiegato innanzi alla Commissione e innanzi a questo Giudice, per non partecipare al conflitto feroce che contrappone sostenitori del governo ucraino a quello russo e che viene chiamata “guerra civile”, riaccesosi dal gennaio del presente anno, con la popolazione civile che ne costituisce la prima vittima, non è ipotesi avulsa dalla realtà in un Paese in cui, nel rapporto del 2017 di Amnesty International che lo riguarda, si legge:
“(…) La scelta di usare zone densamente popolate come basi di lancio degli attacchi dei separatisti filorussi e la risposta delle forze pro Kiev contro quelle zone stanno ponendo in grande pericolo la vita dei civili (…). Lanciare azioni militari da zone abitate e rispondere con attacchi indiscriminati sono violazioni delle norme di guerra in cui la popolazione civile sta pagando un duro prezzo (…)
“.

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Tribunale di Perugia, ordinanza del 15 luglio 2017