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Roma – Notte in strada per i rifugiati. “Ancora uno sgombero senza alternativa”

di Eleonora Camilli, tratto da Redattore Sociale

Roma, 20 agosto 2017 – Le valigie accatastate in un angolo, i teli stesi al centro. Hanno dormito così a piazza Indipendenza, nel cuore di Roma, circa un centinaio di persone, sgomberate ieri mattina dal palazzo adiacente di via Curtatone. Tutti eritrei ed etiopi, richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale o di permesso di soggiorno di lungo periodo. Tutti da anni in Italia. Come Tsion, qui da dieci anni e da due nel palazzo occupato. “Stamattina ci hanno caricato sui pullman con le valigie, per portarci in questura, ci hanno identificato, ma siccome abbiamo i documenti in regola ci hanno subito rilasciato – racconta -. Ci hanno detto: ora potete andare. Ma dove? Siamo tornati qui con mezzi propri e ora siamo costretti a dormire per terra”. Chi ha parenti e amici a Roma è stato ospitato. Alle famiglie con bambini piccoli è stato concesso di rientrare nello stabile presidiato per tutta la notte dalle forze dell’ordine. Per tutti gli altri nessuna alternativa.

Mentre cala la notte, una signora anziana si avvicina. “A settant’anni devo dormire per terra? Ho provato a chiedere ma non mi fanno entrare. Che vergogna – ripete, stringendo intorno a sé lo scialle – Che vergogna a questa età finire in mezzo a una strada”. Per ora, dicono, nessuno ha offerto una soluzione alternativa, come successo alcuni mesi fa a via Vannina. “Mille persone da molti anni in Italia. Tante famiglie e bambini, senza un piano preventivo su dove sistemarli” commenta su Facebook la portavoce dell’Unhcr, Carlotta Sami. Condanne per lo sgombero senza alternativa arrivano anche dal presidente della Commissione diritti umani al Senato, Luigi Manconi, da Sant’Egidio, Amnesty International e Centro Astalli. (ec)

Rassegna stampa sullo sgombero di via Curtatone