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Ghana – La situazione di vulnerabilità del richiedente a causa della morte dei suoi familiari e il suo elevato grado di integrazione in Italia giustificano la protezione umanitaria

Tribunale di Milano, ordinanza del 1° settembre 2017

Il Giudice chiamato a decidere sulla domanda di protezione internazionale di un cittadino del Ghana gli ha riconosciuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari in considerazione della situazione familiare nel Paese di origine dove egli aveva perso tutti i familiari più prossimi e del grado elevato di integrazione in Italia dove ha avviato un percorso di socializzazione e scolarizzazione testimoniato anche dalla sua capacità di trovarsi un lavoro.
Il Giudice, infatti, ha affermato che “sussistono i presupposti per concedere per concedere la protezione umanitaria ai sensi degli agli artt. 5 VI co e 19 D.lvo. n. 286/98, potendosi ritenere che il ricorrente versi in una situazione di vulnerabilità legata alla vicenda traumatica vissuta nel proprio paese di origine a causa ed a seguito della morte, in rapida successione, di tutti i suoi familiari, dovendosi dar atto altresì dell’elevato grado di integrazione del ricorrente in Italia. Egli infatti, dalla documentazione prodotta in atti, risulta di aver avviato un percorso di socializzazione e scolarizzazione nonché lavorativo, tale da esser valutato positivamente da questo Giudicante“.

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Tribunale di Milano, ordinanza del 1 settembre 2017