Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Report Assemblea 5 Novembre verso #Roma16dicembre

Ore 14 da Piazza della Repubblica

È stata un’assemblea partecipatissima, quella di domenica 5 novembre in vista della manifestazione nazionale del 16 dicembre a Roma. Un’assemblea ricca numericamente, con una quarantina di interventi, e qualitativamente perché espressione di realtà impegnate direttamente sul terreno delle contraddizioni sociali.

Un’assemblea che attorno alla piattaforma ha portato ulteriori elementi di arricchimento quali: i saccheggi delle risorse naturali da parte di multinazionali nei paesi impoveriti, lo sfruttamento dei profughi nell’accoglienza, le politiche antisociali imposte alle popolazioni in Europa, il diritto ad un reddito che dia dignità alle persone, il diritto al welfare state al di fuori dal patto di stabilità, la crisi delle libertà insieme alla costante privazione degli spazi di libertà e di partecipazione.

L’assemblea ha sottolineato l’assoluta importanza dei processi collettivi territoriali – attraverso il protagonismo di migranti, profughi e di tutte le persone accomunate dagli stessi bisogni – fondamentali nella costruzione della manifestazione del 16 dicembre. Motivo per cui saranno interessate anche le prefetture rispetto ai centri di accoglienza.

Poiché il 16 dicembre sarà anche la giornata degli studenti, che rivendicano i diritti sottratti loro dalla cosiddetta “buona scuola” e dall’alternanza scuola – lavoro, si è condiviso la ricerca di una convergenza con quella giornata. Alla base vi è lo sfruttamento come filo conduttore sia per gli studenti sia per i migranti ed i profughi. In questo senso basti pensare alle leggi Bossi-Fini e Minniti-Orlando. Quindi una ricomposizione a partire dagli stessi bisogni anche se espressi da soggetti diversi per provenienza geografica.

L’assemblea ha inoltre espresso la necessità di allargare il campo ai bisogni delle persone, evitando di focalizzarsi soltanto sul migrante o su chi vive in una condizione di esclusione e diseguaglianza, che produrrebbe soltanto una ghettizzazione al rovescio.

Si è stabilito di dare contenuti e forma all’appuntamento del 16 dicembre attorno al tema della giustizia sociale e contro ogni forma di sfruttamento, e nello specifico del lavoro, della casa, del reddito e della libertà di movimento a prescindere dalla provenienza geografica, l’antirazzismo, l’antifascismo e l’antisessismo.

L’assemblea si è quindi caratterizzata per aver saputo riconoscere pari dignità e reciprocità alle diverse realtà, che lavorando in rete nei territori e divenendo le une riferimento per le altre, si impegnano ad allargare la partecipazione ai singoli, ai collettivi e alle strutture organizzate a partire dai bisogni comuni delle persone.

Su queste basi si fonda la necessità di intraprendere un percorso reale, da far vivere nei territori, dove dal 27 novembre al 3 dicembre ci saranno diverse iniziative in vista dell’appuntamento nazionale. Importanti sono le iniziative di autofinanziamento da realizzare a qualsiasi livello in un’ottica di solidarietà soprattutto per consentire la partecipazione di chi viene fuori da Roma. A tal fine saranno organizzate riunioni operative a breve riguardo al materiale di propaganda e di informazione.
La manifestazione nazionale, dopo il rifiuto da parte della Questura (in data 7 novembre) di piazza Indipendenza, che in sede assembleare era stata la prima ipotesi, partirà alle 14 da piazza della Repubblica e si concluderà in piazza del Popolo.