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Bonus bebè, parità di trattamento: anche il titolare di pds per lavoro autonomo ha diritto alla prestazione

Corte di Appello di Firenze, sentenza n. 116 del 2 febbraio 2018

La Corte di Appello di Firenze con questa sentenza conferma l’orientamento della giurisprudenza nel riconoscere il beneficio del bonus bebè in base alla direttiva europea, la 2011/98/UE, anche se non recepita dall’Italia, ma avente diretta efficacia nel nostro ordinamento (i cittadini stranieri che hanno un permesso che consente di svolgere attività lavorativa – come il permesso per motivi di lavoro o motivi familiari – vanno equiparati ai cittadini europei per quanto riguarda le prestazioni sociali).

La Corte specifica che “la norma sovranazionale […] trova ingresso nell’ordinamento nazionale senza alcuna norma di recepimento e si colloca – per la gerarchia delle fonti normative – al di sopra della legislazione nazionale imponendole la disapplicazione in caso di contrasto“.
In merito all’art. 1 comma 125 L.190/2014 laddove prescrive il requisito del permesso di soggiorno di lungo periodo la Corte sottolinea che “riveste una evidente portata discriminatoria, non essendone consentita una interpretazione conforme alla normativa sovranazionale“.

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Corte di Appello di Firenze, sentenza 116 del 2 febbraio 2018