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Come una madre siriana è diventata un mentore e una voce per i rifugiati

Kate Sands Adams, International Rescue Committee - 6 marzo 2018

Photo credit: Andrew Oberstadt/IRC

Bothina Matar non aveva affatto in programma di vedere la Statua della Libertà durante la sua prima visita a New York nel dicembre 2015. In effetti, non si aspettava di vedere granché, a parte l’aeroporto JFK.

Bothina, suo marito Tamam Al-Sharaa, i loro due bambini piccoli e i genitori di Tamam stavano per cominciare una nuova vita in Texas dopo essere riusciti a scappare dalla guerra in Siria. Ma nonostante siano stati accolti ed invitati a stabilirsi negli Stati Uniti e controllati scrupolosamente da diverse agenzie federali, non hanno potuto prendere la coincidenza per Dallas: il governatore Greg Abbott aveva appena annunciato che il suo stato avrebbe impedito l’accesso ai rifugiati siriani.

Invece, lo staff e i volontari dell’International Rescue Committee (IRC), che stavano aiutando la famiglia a sistemarsi, li hanno prelevati per una sosta inattesa, con la possibilità di visitare il famoso simbolo di benvenuto americano.
E’stato veramente strano” dice Bothina riguardo all’arrivo burrascoso della sua famiglia. “Abbiamo sempre sentito dire che l’America è la terra della libertà”.

Grazie all’opposizione dell’IRC, dell’American Civil Liberties Union e di gruppi delle comunità locali, il Texas ha presto ceduto e un giudice federale ha respinto, infine, gli sforzi dello stato per bloccare l’arrivo dei rifugiati. Quattro giorni dopo il loro atterraggio a New York, gli Al-Sharaas si sono finalmente messi in viaggio per raggiungere il Texas.

L’ufficio di Dallas dell’IRC ha aiutato la famiglia ad orientarsi, organizzato lezioni di inglese, iscritto i bambini a scuola e fornito agli adulti alcune opportunità lavorative.

Bothina e sua suocera, Huda, sono state spinte a fare domanda alla Gaia Empowered Women, una compagnia di accessori di moda con sede a Dallas che impiega donne rifugiate come artigiane. Bothina, un’ex insegnante di inglese le cui abilità di ricamo si limitavano alla creazione di cuscini, non era del tutto sicura di essere adatta per questo lavoro, ma la compagnia ha assunto sia lei che Huda. Bothina è diventata in poco tempo molto brava a lavorare con tessuti colorati, e il suo talento ed acume hanno spinto la fondatrice di Gaia, Paula Minnis, a promuoverla a coordinatrice e formatrice di artigiani – una nuova posizione ispirata al suo passato di insegnante.