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Costa d’Avorio – Protezione umanitaria per il buon esito del percorso di integrazione e per le precarie condizioni di salute del richiedente

Tribunale di Bologna, ordinanza del 26 febbraio 2018

Il Tribunale di Bologna con ordinanza del 26 febbraio 2018 riconosce la protezione umanitaria ad un cittadino ivoriano, che ha dichiarato di aver lasciato il paese d’origine per le difficili condizioni di vita lì avute.
Il Tribunale dopo aver considerato il suo racconto veritiere secondo i parametri dettati dall’art. 3 comma 5 D.Lgs. 251/07, e dopo aver appurato che oggi la generale situazione in Costa d’Avorio si possa considerare stabile, ha riconosciuto la protezione umanitaria tenendo conto delle condizioni personali del richiedente nel paese d’origine prima della partenza e le sue attuali condizioni di vita in Italia, oltre che per le sue condizioni precarie di salute, affermando che:
“Nel caso in esame il richiedente, giunto in Italia pressoché analfabeta, ora conosce piuttosto bene la lingua italiana, risulta aver compiuto sinceri sforzi ai fini di un positivo inserimento nel tessuto economico-sociale del paese e di essersi concretamente integrato in Italia dal punto di vista lavorativo e di studio, come risulta dalla esaustiva documentazione prodotta; senza sottacere delle attuali precarie condizioni di salute come certificate e prodotte in atti che lo rendono soggetto senz’altro vulnerabile; gli va pertanto riconosciuto il diritto al rilascio del permesso di soggiorno a fini umanitari”.

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Tribunale di Bologna, ordinanza del 23 febbraio 2018