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Costa d’Avorio – L’attuale situazione della sicurezza nel Paese giustifica la protezione umanitaria

Tribunale di L’Aquila, ordinanze del 7 e 8 maggio 2018

Con due recenti ordinanze, il Tribunale di L’Aquila ha riconosciuto la protezione umanitaria a due richiedenti asilo fuggiti dalla Costa d’Avorio.

Entrambi i ricorrenti, poco scolarizzati espongono di essere fuggiti dal paese di origine per il clima di disordine politico e di persecuzione verso i sostenitori di Laurent Koudou Gbagbo.

Per il Tribunale Collegiale “l’attuale situazione politica della Costa d’Avorio si presenta particolarmente precaria (vedi Trib Lecce, ord.17.7.2017, estensore Colamartino). L’attuale situazione della sicurezza in Costa d’Avorio, si è aggravata in modo preoccupante nel 2017. Nel documento dell’IRIN2 del giugno 2017 “Sporadic violence and presidential tussle put Côte d’Ivoire’s hard-won security at risk” si legge che: “Proprio quando sembrava che si fosse voltato pagina dopo una crisi durata una decade contrassegnata da due guerre civili, la violenza in Costa d’Avorio è diventata, in modo preoccupante, una routine. Dall’inizio dell’anno non vi è stato un mese senza il suono delle armi da fuoco in qualche parte del Paese (…). Da gennaio, ci sono stati episodi di rivolte militari, con scoppio di armi da fuoco. La maggior parte di esse ha coinvolto alcune delle 8.400 truppe delle Forces Nouvelles, un ex movimento ribelle che, dopo essere stato integrato nell’esercito regolare, ha chiesto il pagamento di indennità di guerra, fino ad un massimo di 24.000 dollari a testa (…) per il loro ruolo nel portare al potere Alassane Ouattara, dichiarato vincitore delle elezioni del 2010.

In tal caso il reinserimento del ricorrente, nel Paese di provenienza appare problematico e consiglia la protezione umanitaria (Cass. 4455/2018) “.

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Tribunale di L’Aquila, ordinanze del 7 maggio 2018
Tribunale di L’Aquila, ordinanze dell’8 maggio 2018