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Mali – Rinnovo della protezione umanitaria considerata la generale instabilità del Paese e la storia personale del richiedente

Tribunale di Bologna, ordinanza ex art. 702 cpc del 20 luglio 2018

Foto di Daniele Napolitano/ collettivo Messafuoco Immagini in Lotta

Trattasi di un’ordinanza del Tribunale di Bologna emessa nel procedimento ex 702 bis avente ad oggetto l’impugnazione del provvedimento del Questore di Forlì-Cesena di rifiuto del rinnovo della protezione umanitaria basato sul parere negativo espresso dalla Commissione Territoriale di Forlì-Cesena e contestuale accertamento del diritto del ricorrente alla tutela ex art. 5 co. 6 T.U. Imm.

Ebbene, il Tribunale di Bologna innanzitutto afferma la competenza della sezione specializzata a norma dell’art. 3 comma 1 lett. d) D.L. n. 13/17 convertito in L. n. 46/17, nelle veste del Giudice monocratico, e l’applicabilità del rito sommario di cognizione, atteso che l’oggetto della domanda non è l’accertamento del diritto alla protezione internazionale, bensì della protezione umanitaria.

Il Tribunale di Bologna annulla poi il provvedimento impugnato nel merito ed accerta il diritto del ricorrente alla tutela umanitaria affermando che le ragioni che hanno spinto il ricorrente a lasciare il Mali, considerati all’epoca validi dalla stessa Commissione Territoriale ai fini del rilascio della tutela umanitaria, sono ad oggi immutate e confermate dalle dichiarazioni dallo stesso rese in sede di udienza.

In secondo luogo, nel merito il Tribunale di Bologna sviluppa la questione delle attuali condizioni di sicurezza in Mali ed in particolare nelle regioni meridionali (il ricorrente proviene da Kayes) affermando che “le fonti più recenti confermano la persistenza dei violenti e preoccupanti scontri a livello locale per lo sfruttamento delle terre, scontri acuiti dalla grave siccità che ha colpito il Paese nelle ultime annate. […] L’importante documento di Human Rights Watch descrive uno scenario inquietante di conflitti interetnici tra peulh e bambarà, a cui si sommano gli attentati di matrice jihadista-separatista e i frequenti ed impuniti abusi delle forze di sicurezza in campo. […] Il panorama d’insieme fornito da queste fonti evidenzia la situazione di un Paese che nelle regioni centro-settentrionali è in balia degli attacchi terroristici degli estremisti islamici, mentre nelle rimanenti regioni, pur non soffrendo di una “situazione di violenza generalizzata ed indiscriminata derivante da conflitto armato interno” riconducibile alla previsione di cui alla lett. c) dell’art. 14 D.L.vo n. 251/2007, si caratterizza per la sostanziale assenza dell’autorità statale nel proteggere le istanze di tutela minime ed essenziali della vita quotidiana dei cittadini. […] Dagli ultimi aggiornamenti relativi alle condizioni generali del Paese risulta anche l’insorgenza di una vera e propria emergenza umanitaria.

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Tribunale di Bologna, ordinanza ex art. 702 cpc del 20 luglio 2018