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Roma – 4stelle sotto sgombero. Gli abitanti pronti a resistere, con ogni mezzo necessario

Comunicato del Movimento per il Diritto all’Abitare

Per l’ennesima volta, un continuo rimpallo di responsabilità da parte delle istituzioni che isola e sciacalla nei momenti più difficili.

‘Ieri mattina un incendio è divampato nella struttura del 4 stelle hotel in via Prenestina 944. Gli abitanti, alcuni dei quali sono stati trasferiti negli ospedali per intossicazione, stanno tutti bene. Anche prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, infatti, sono riusciti da soli a mettersi in salvo. Al termine delle verifiche, lo stabile è stato dichiarato inagibile, nonostante una delle due palazzine, indipendenti l’una dell’altra, non fosse stata danneggiata.

Per tutta la giornata abbiamo assistito, come sempre, a un rimpallo di responsabilità tra istituzioni che hanno tergiversato per ore proponendo in serata trenta posti messi a disposizione dalla Croce Rossa in via Ramazzini, la baraccopoli di latta per poveri. Una ‘soluzione’ che l’Assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassarre ha come al solito presentato come irrinunciabile, mentre faceva tornare indietro la Protezione Civile dalla decisione di allestire delle tende per consentire alle 170 famiglie presenti di non passare la notte all’addiaccio. Anzi, l’assessore ha reagito in modo piccato contro le famiglie che continuavano a chiedere soluzioni concrete e non assistenzialiste, accusando il movimento per il diritto all’abitare di impedire il censimento delle fragilità.

Un’accusa infamante nei confronti di persone che vivono appieno nel territorio, che lavorano e si battono per consentire una vita dignitosa ai propri figli dopo aver subito uno sfratto, e che non chiedono nulla se non una casa popolare dove pagare un affitto compatibile con i propri redditi da lavoro sfruttato. Non disperati allo sbaraglio appunto, ma soggetti pienamente autonomi come dimostra la reazione dei genitori e degli insegnanti delle scuole frequentate dai bambini del 4 stelle, che da subito hanno fatto scattare la solidarietà concreta. Una solidarietà che è arrivata fino a tarda sera e che è ripresa questa mattina da parte delle reti sociali della città e di singoli cittadini che hanno scelto da che parte stare. Dalla parte di chi non crede alle favole di istituzioni che si rivolgono con disprezzo e classismo nei confronti di soggetti che vorrebbero invisibili e sottomessi, e che invece hanno le idee chiare su come intendono difendere il proprio presente.

Al di là delle chiacchiere dell’assessore davanti alle telecamere, la situazione infatti è questa: poco fa una signora anziana e ammalata con il marito si sono rivolti alla sala operativa sociale, la proposta che hanno ricevuto è un posto letto in due strutture di accoglienza separate. Alcuni elementi della protezione civile hanno dichiarato che bisognerebbe dare definitivamente fuoco all’immobile, una vigilessa ha detto agli occupanti che se vogliono l’acqua e la luce devono chiederla agli attivisti del movimento, insomma ci sarebbe un lungo elenco di vergognose dichiarazioni da parte di soggetti istituzionali in divisa ma ve lo risparmiamo perché per chi vive in questa città non è niente di nuovo.

Anche attraverso l’intervento notturno di Acea, che ha rimosso i tubi dell’acqua esterni al palazzo, il messaggio da parte del Comune di Roma è chiaro: approfittare dell’incidente per eseguire uno sgombero senza soluzioni. Come già accaduto con Colle Monfortani, via Quintavalle e via di Scorticabove, questa amministrazione non ha nessuna intenzione di trovare soluzioni alloggiative dignitose che tengano conto della continuità scolastica, lavorativa e sanitaria delle persone coinvolte che infatti hanno trovato risposta dentro altre occupazioni, 4 stelle compreso.

Le occupazioni dipinte dallo sciacallo Salvini come ‘covi’ di illegalità, insieme al mondo delle realtà sociali autogestite e delle associazioni solidali, si sono rivelate l’unica soluzione affinché oltre 500 persone, di cui 150 bambini, potessero avere cibo, coperte, medicine e trascorrere la notte supportate materialmente e psicologicamente. Come verificato in molteplici altre occasioni, la solidarietà e l’autorganizzazione delle realtà occupate di Roma e delle reti sociali hanno sopravanzato il razzismo delle istituzioni, che considerano gli occupanti non come soggetti portatori di diritti ma come abusivi da criminalizzare.

In un’Italia che parla di condoni, di abusivismo edilizio, di grandi opere inutili che creano dissesto idrogeologico mettendo in pericolo la vita di milioni di persone, pensare che la Protezione Civile si rifiuti di intervenire per risolvere un’emergenza di questa portata la dice lunga su come i diritti siano appannaggio di chi se li può permettere e che ciò che questo governo vuole abolire non sia la povertà, ma i poveri.

Vogliamo impedire che un incidente drammatico si trasformi in uno sgombero che privi queste 170 famiglie della loro casa e della loro vita quotidiana. Per questo invitiamo realtà solidali e singoli a venire a via Prenestina 944 per portare sostegno materiale e solidarietà agli occupanti, e per respingere al mittente qualsiasi tentativo di allontanarci dalle nostre case.

Riteniamo che la Sindaca Raggi, nella funzione che le compete, debba assumersi la responsabilità necessaria per affrontare l’emergenza 4 stelle. Esiste un patrimonio pubblico da utilizzare e decine di strutture sottratte alla criminalità che si possono mettere sul piatto. La aspettiamo in via Prenestina 944 con l’auspicio che il confronto con l’amministrazione capitolina possa andare in una direzione diversa da quella fin qui espressa.

Noi per quanto ci riguarda, come enunciato nel corteo da decine di migliaia di persone che ieri ha invaso le strade di Roma contro il Dl Salvini e la guerra tra poveri, siamo ‘Indivisibili’, e continueremo a lottare contro lo sgombero e per una soluzione dignitosa e adeguata per le famiglie di 4 Stelle con ogni mezzo necessario’.

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